Arrabbiati e delusi. Sono i mercatali del Goia, che nel pomeriggio di oggi, lunedì 4 settembre, sono scesi in piazza a Torino, per chiedere una riforma di categoria: “Per noi è diventato impossibile lavorare”.
Dito puntato contro il Governo: "Delusi e stanchi"
Il dito è puntato contro un Governo da cui si aspettavano sostegno ma che, a sentire il presidente del Goia Giancarlo Nardozzi, ha deluso le aspettative: “Siamo arrabbiati, delusi. Ci aspettavamo che questo Governo ci sostenesse, invece è un deja-vu, combattiamo opera le stesse cose di 10 anni fa. Siamo stanchi”.
"Se muore il mercato muore l'Italia"
La frase che apre il corteo sfilato da Piazza Vittorio Veneto alla Prefettura, è forte: se muore il mercato muore l’Italia. “E’ la verità: siamo l’unica fonte di vero commercio ed economia nel Paese. Il mercato è socialità, a differenza degli negozi online o dei supermercati dove entri con un carrello in silenzio. Il mercato è un valore aggiunto per un Paese”.
“Tutti i giorni - racconta Nardozzi - alzo il telefono e un collega mi parla di problemi: delocalizzazioni, Bolkestein, blocco dei furgoni e rappresentanza sindacale. Serve una riforma. E serve ora".
Il 14 settembre appuntamento a Roma
L’appuntamento di oggi è solo l’antipasto di una manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma, il 14 settembre. “Torino torna a ruggire” promettono gli ambulanti.