In occasione del terzo Festival della Sostenibilità organizzato dall’Associazione Manzoni People, le Associazioni Parco del Nobile, Impollinatori Metropolitani, Molecola (Legambiente Torino), la comunità del Fioccardo, con il patrocinio della Circoscrizione 8 e la partecipazione di Amiat, si uniranno giovedì 14 settembre alle ore 17:30 al parco del Fioccardo per un workshop dimostrativo: creare insieme nuovo suolo urbano producendo compost rapido in soli 18 giorni, come piccola compensazione all’aumento del consumo di suolo registrato negli ultimi anni.
Secondo i dati Arpa la Città Metropolitana di Torino, con oltre 58.359 ettari di superficie consumata, è la provincia con il valore più alto, incidendo per il 34,4 % sul totale regionale (169.655 ettari). I valori nazionali sono ancora più preoccupanti e a livello mondiale sembra che negli ultimi 100 anni sia già stato consumato piu’ del 52% del suolo agricolo. Manca purtroppo una direzione strategica al governo, che dovrebbe agire come catalizzatore di un cambiamento del pensiero sociali e politici relativi al ruolo e alla funzione del suolo, diffondendo soluzioni a scala urbana e rurale per passare da un approccio di consumo a uno di rigenerazione. Il suolo puo’ essere definito come la pelle vivente sotto la quale si sviluppa tutto il suo sistema di microorganismi (microbioma); e’ dunque anch’esso un organismo vivente da proteggere e curare!
Dopo un’introduzione teorica sulla struttura, la composizione e l’importanza del suolo per la vita sulla terra, la parte pratica del workshop consisterà nel realizzare insieme nuovo suolo in 3 semplici passaggi, a partire dagli scarti organici domestici, gli sfalci d’erba e il letame. Per rendere l’attività più divertente e incisiva, sia adulti che bambini saranno invitati a imitare gli insetti sociali nella loro laboriosità, socialità e funzione ecosistemica, con l’obiettivo di invitare a riproporre quest’azione fondamentale come momento ludico e collaborativo nei propri giardini, balconi, scuole e, possibilmente, aree urbane e suburbane sottoutilizzate.
“Vorremmo trasmettere alla comunità e soprattutto ai bambini l’importanza di sviluppare un senso di collaborazione e appartenenza al nostro territorio piuttosto che di distacco e indifferenza”. Sostiene la consigliera Fiorelli di Circoscrizione 8, organizzatrice e coordinatrice del workshop. “Come ci insegnano le comunità indigene, la terra, radicata nel concetto di suolo ma anche di paese e casa in cui si identificano, e’ un bene comune da proteggere e salvaguardare anzichè possedere e consumare”. […] “Parliamo di cambiamento climatico e surriscaldamento globale senza capire che la vera causa di questi problemi planetari è sotto i nostri piedi, nella perdita di quei 12-15 cm di materia organica da cui dipende anche la nostra vita. Partendo dal locale e dal basso, ovvero dal rigenerare quei 15 cm di suolo dei nostri giardini, orti o dei parchi urbani, potremo dare un esempio importante e ottenere obiettivi su scala sempre piu’ grande. E’ un impegno che ognuno di noi dovrebbe assumersi, a partire dai governi e dalle amministrazioni locali come la nostra".
"Un buon proposito sarà quello di sottoscrivere un patto di collaborazione tra tutti i soggetti interessati (cittadini, amministrazioni, scuole e università), per avviare, a partire dalla rigenerazione di una porzione di suolo, un processo di ricostruzione di un ecosistema indigeno sano, per favorire bisogni umani e ambientali fondamentali. Intanto vi aspettiamo con il vostro sacchetto dell’organico da trasformare in suolo vivo!".