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Economia e lavoro | 11 settembre 2023, 10:39

A Torino i servizi sociali fanno rima con tempo indeterminato: assunti di ruolo l’86% dei lavoratori

L’assessore ai Servizi Sociali Rosatelli: “Nei limiti del possibile valorizziamo le professionalità. I nostri operatori svolgono un lavoro importantissimo”

L'assessore ai servizi sociali Jacopo Rosatelli

L'assessore ai servizi sociali Jacopo Rosatelli

Assumere per non perdere professionalità e competenze, stabilizzare per garantire un migliore servizio ai cittadini. E’ chiara la strada intrapresa dal Comune di Torino, che mira ad abbassare di anno in anno la percentuale dei contratti a tempo determinato, in favore di assunzioni di ruolo.

Il dato confortante arriva dal settore dei Servizi Sociali, il “fronte”, il settore di maggior contatto tra il palazzo e i cittadini. Complessivamente infatti, i servizi sociali della Città di Torino contano su 1.125 persone, di cui 972 di ruolo e 153 tra interinali e tempi determinati. Insomma, i contratti a tempo indeterminato sono l’86,40% del totale.

Uno dei nostri obiettivi di mandato è quello di aggredire il fenomeno del lavoro precario e migliorare la situazione rispetto a quella ereditata. La qualità del lavoro si riflette sulla qualità del servizio. Non esiste servizio che funziona bene se chi lo porta avanti non è nelle condizioni di lavorare bene, abbiamo questa consapevolezza” ha affermato l’assessore Jacopo Rosatelli.

Eppure, nonostante numeri importanti e confortanti, la volontà è quella di proseguire nel trend positivo, anche cambiando modello di lavoro. La conferma arriva dalla vice sindaca Michela Favaro: “Assistiamo a continui pensionamenti, ci interroghiamo sulla tenuta del sistema. Questo modello di avere tanti lavoratori legati a progetti funzionava in passato, ultimamente abbiamo assistito a una riduzione dell’organico”. “Stiamo cercando di capire se si può modificare questo modello per avere contratti di lavoro stabili, a tempo indeterminato, per dare prospettive di vita ai lavoratori e per non disperdere un patrimonio di conoscenze e competenze”, ha concluso Favaro.

Oggi più che mai infatti i servizi sociali sono più che mai oberati di lavoro, a causa anche di una situazione socio economica sempre più complessa. Il settore sembra però reggere, a differenza di altre città italiane: “L’organizzazione che abbiamo messo in piedi ha evitato che venissero presi d’assalto i servizi sociali, i nostri operatori ogni giorno fanno un lavoro di frontiera importantissimo” ha confermato Rosatelli.

Andrea Parisotto

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