A forte rischio le due filiali bancarie di Santander Consumer Bank presenti in Piemonte, una delle quali è quella torinese di corso Massimo d'Azeglio, quasi all'angolo con corso Dante (l'altra si trova a Biella).Il gruppo bancario nato in Spagna e presente in tutta Europa, specializzato in Italia nel credito al consumo, ha infatti comunicato alle organizzazioni sindacali la chiusura di tutte le sue filiali sul territorio nazionale insieme a una drastica riduzione di organico. Una mossa che non risparmia nemmeno il Piemonte e che ha messo i rappresentanti dei lavoratori. Circa una 40ina quelli coinvolti.
"Siamo sul piede di guerra - spiega Cinzia Borgia, segretaria generale Fisac Cgil Piemonte, che ha indetto la protesta insieme a Fabi - e ci aspettiamo che anche le altre sigle di categoria siano dello stesso avviso".
Il piano di ristrutturazione ufficializzato dal Gruppo, si legge in una nota congiunta di Fisac e Fabi, ha come punti essenziali "una riduzione di organico e la chiusura di tutte le Filiali sul territorio”. "Viene stimato in eccedenza circa il 14% della forza lavoro della Banca, la riduzione di organico riguarda sia il personale delle unità locali sia della sede".
Domani, proprio a Torino, si terrà una prima riunione tra azienda e sindacati. "Cercheremo di porre in essere tutte le procedure e le azioni atte a scongiurare ricadute pesanti sulle lavoratrici e i lavoratori di Santander Consumer Bank. Vogliono puntare su Internet e sul digitale, ma questa sembra una vera ritirata”, conclude Borgia.