Le famiglie sfrattate dallo stabile di corso Regina Margherita 294 non si arrendono e, facendo fronte insieme, chiedono al Comune di Torino di intervenire. Questa vicenda, a tratti surreale, ha inizio lo scorso 7 luglio quando gli inquilini del palazzo all'angolo con corso Potenza hanno scoperto che tutto l'immobile era in vendita.
Avvisati della vendita con un cartello
Accanto all'ascensore un cartello li informava dell' interruzione del rinnovo dell'affitto e che per riuscire a comprare ad un “prezzo di favore” avrebbero dovuto scegliere se acquistare entro la fine di settembre, oppure aspettare la fine del contratto e andarsene.
Proposte respinte collettivamente dalle oltre sessanta famiglie di corso Regina 294. Pensionati, uomini e donne della classe operaia che contestano alla proprietà il breve preavviso, fatto oltretutto d'estate quando c'è una riduzione anche dei servizi bancari, e la mancanza di mediazione sulle prezzi per l'acquisto.
Congelamento degli sfratti
Gli inquilini, dopo le proteste delle scorsi mesi, chiedono così all'assessore comunale al Welfare Jacopo Rosatelli un intervento. "Vogliamo mantenere - spiegano - contratti di locazione a canone concordato, sia nel caso in cui l’immobile venga venduto in blocco sia che si mantenga l’attuale proprietà". Gli abitanti dello stabile chiedono poi un "congelamento degli sfratti" per i contratti in scadenza a breve. Richieste per preservare il diritto all’abitare degli inquilini che a gran voce urlano “di non voler lasciare le proprie case”.
Intanto il Comune in questi mesi non è stato fermo. L'assessore Rosatelli ad agosto ha incontrato la proprietà ed avviato un confronto.