Assessora Chiara Foglietta, dal 1° ottobre scatteranno i rincari sui biglietti bus/tram metro e delle strisce blu. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale il ticket singolo passerà da 1.70 a 1.90 (digitale)/ 2 euro (cartaceo). La sosta ad esempio da 1.30 a 1.50. Non avete toccato gli abbonamenti. Ci spiega il senso della manovra?
Questa città non affrontava una rivisitazione del servizio offerto con il tpl e con la sosta da molto tempo. Abbiamo innanzitutto messo in campo tutta una serie di azioni, racchiuse nel Nuovo Trasporto Torino, che guardano al 2027 e che permetteranno di avere un servizio più efficiente, accessibile e capillare. Per quanto riguarda i conti, Gtt è in attesa di 24 milioni di euro dal Governo per mancati ristori nel 2020 e 2021 e sta cercando di predisporre un piano di rientro sugli arretrati dovuti dall'Agenzia per la Mobilità piemontese. Come tutte le altre aziende, anche Gtt ha subito i rincari energetici. Il Gruppo è in profondo deficit: il combinato con l’inflazione ci ha costretto alla revisione complessiva delle tariffe. Una manovra indispensabile per continuare a garantire il servizio ai cittadini. Abbiamo scelto di non aumentare gli abbonamenti, settimanali, mensili e annuali, tutelando chi usa i mezzi con costanza, e di mantenere tutte le agevolazioni per le persone più in difficoltà, i pensionati e i disoccupati.
Molti dicono che volete "spingere" i torinesi a lasciare la macchina a casa e prendere il bus
Si è vero. Non tanto per una lotta indiscriminata alle auto, che non è l’obiettivo della nostra amministrazione, quanto per migliorare la vivibilità della nostra Città e la qualità dell’aria, tutelando così la salute dei torinesi. Per fare questo certamente stiamo lavorando per rendere il trasporto pubblico più capillare e accessibile, grazie a un confronto con il territorio che sto portando avanti Circoscrizione per Circoscrizione.
E cosa è emerso da questo tour?
Siamo partiti dalla Circoscrizione 6. Ad esempio al Villaretto, su richiesta dei residenti, abbiamo attivato i passaggi serali sperimentali. E’ un servizio che attiviamo facendo un investimento come Città e un patto con la cittadinanza. Sarà attivo per un anno al termine del quale capiremo come procedere e se avrà senso renderlo strutturale.
Tornando sui rincari, questi porteranno nelle casse di GTT 8.5 milioni in più. Riusciranno a sanare in parte i problemi finanziari dell'azienda?
Questa cifra è previsionale, cioè elaborata sui dati di vendita del 2022. È chiaro che questa manovra va incastrata con il rinnovo del parco mezzi e con tutte le azioni che stiamo mettendo in campo per fare in modo che i cittadini si riaffezionino al Tpl. Da qualche giorno abbiamo anche introdotto la app per i dispositivi iphone, un tassello che mancava e sicuramente renderà più agile decidere di prendere un bus. Tra un anno faremo il punto e vedremo se la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta.
E gli aumenti aiuteranno a migliorare e rendere più efficienti gli spostamenti con i mezzi pubblici, spesso fonte di lamentela per i cittadini?
Gli aumenti erano necessari per permettere il rilancio di Gtt e la salvaguardia di 3.900 posti di lavoro, uno step necessario per poter sostenere l’azienda e dare respiro. Tante sono le azioni interne di riorganizzazione aziendale - come il forte investimento sulla formazione del personale - messe in campo. Insieme all’azienda stiamo lavorando per poter rispondere alla cittadinanza con un servizio adeguato.
I commercianti del centro sono saliti sulle barricate: dicono che gli aumenti alla sosta desertificheranno via Po, via Roma e le zone limitrofe?
Esattamente come per i lavori di via Po, le porte del mio ufficio sono sempre aperte per un confronto a tutto tondo. Sempre citando questo cantiere, l’amministrazione risponde alle sollecitazioni ogni settimana attraverso le riunioni della regia cantieri. Inoltre, in quel caso, abbiamo anche previsto sconti Tari.
Quindi portare la sosta da 2.50 a 2.80 nell’area della Ztl pensa non avrà effetti sul passaggio di clienti?
Io penso che un eventuale afflusso, o meno, di clienti non sia legato alla sosta. Non credo che non verranno più in centro per questo motivo. I turisti, poi, tendenzialmente non vanno in auto nei centri storici delle grandi Città. In linea generale mi sento di dire che per rendere più attrattiva la nostra città, serve lavorare insieme e non rimarcare divisioni o fare polemica.
Per grossi eventi come Atp ed Eurovision avete previsto un rafforzamento del Tpl?
Sì, per i grandi eventi diamo la possibilità a chi prende parte all’evento di lasciare l’auto in zone più periferiche e raggiungere la location in tram. Ad esempio per le Atp, lo scorso anno, abbiamo intensificato le corse del 4 per il Pala Alpitour e realizzato convenzioni per i possessori dei biglietti.
Gtt si appresta a entrare in un'era più "green". Nel 2026 oltre l'80% della flotta sarà elettrico. Cosa cambierà nell'azienda?
Ci sarà una riorganizzazione profonda sulla parte della manutenzione: bisognerà essere pronti aziendalmente per traguardare insieme la transizione ecologica. Nel 2026 avremo bus con un'età media inferiore a 5 anni: oggi è superiore a 10. I tram arancioni sono rumorosi ed inaccessibili per chi ha una disabilità motoria, un passeggino o fatica a spostarsi. Ne dismetteremo una parte. Questo non vuol dire che li abbandoneremo tutti.
E per i cittadini cosa cambierà con questa transizione "verde"?
Torino ha intrapreso un importante percorso verso la neutralità climatica. Per raggiungere gli obiettivi dobbiamo avere mezzi green, dobbiamo cambiare le nostre abitudini di movimento e non solo. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più visibili e forti. Non possiamo permetterci di stare fermi. In questo percorso di transizione verde, noi useremo 169 milioni del Pnrr per il rinnovo quasi totale della flotta.
In attesa della metro 2, pensa di coinvolgere di più le periferie nella rete del trasporto pubblico?
Sì, abbiamo fatto i primi passaggi nelle Circoscrizioni per presentare il piano di trasporto pubblico locale. Ad inizio ottobre faremo il secondo: inizieremo dalla Circoscrizione 6. Dopo aver ascoltato le richieste negli scorsi mesi, ora arriviamo con una proposta. Torino ha a disposizione 100 milioni di chilometri da fare su tutta la Città, chiaramente non possiamo concentrarli solo su una zona, ma lavoreremo per rispondere alle richieste e alle esigenze di una città che è cambiata.
Tema cantieri: in città ne sono aperti molti
Sì e spesso sono anche la causa dei ritardi nelle corse del tpl. Purtroppo, però, le manutenzioni non erano più rimandabili. Penso, ad esempio, a via Po o ad alcuni sottopassi e ponti che andavano chiusi per forza. Tanti dei cantieri sono nella zona nord, dove abbiamo anche fratture sociali importanti. So che è ancora difficile da immaginare, ma sicuramente la metro 2, oltre a tutti gli interventi previsti, cambierà la zona. Ci vuole pazienza per i cantieri, purtroppo. Da parte nostra cerchiamo di andare in giro a raccontare dove c’è un cantiere che cosa sta succedendo e come migliorerà la singola zona al termine del lavoro.
La metro 1 chiude alle 22 per il cambio sistema del sistema di segnalamento, poi ci sono i bus. Fino a quando durerà il disagio? Si riuscirà mai ad aprire la metro di notte?
L'estensione dell'orario della metropolitana è uno dei primi obiettivi che mi sono posta e confido di poter arrivare al risultato. Per ora dobbiamo cambiare tutto il sistema di segnalamento da analogico a digitale. Per tutto il 2024 ci saranno ancora disagi per l’utenza, ma entro il 2025 la linea 1 arriverà a Cascina Vica.
Sono arrivati tutti i treni per il prolungamento della linea 1 fino Cascine Vica?
Quattro sono in arrivo.
C'è qualcosa che vuole dire ai torinesi?
Nessuno pensa che vada tutto bene: tutto è migliorabile. Questi sono anni di grandi trasformazioni. Proprio ieri abbiamo avuto la notizia del finanziamento della linea 12, un nuovo tassello che porterà benefici a tutta Torino e, in particolare, alla zona nord. Serve tempo perché il tanto lavoro imbastito possa dare i frutti.