La sede di Torino prosegue come sempre tutte le sue attività formative, didattiche e culturali. Questa è la risposta delle lavoratrici e lavoratori che si sono riuniti in assemblea oggi, venerdì 13 ottobre con i rappresentanti di FLC CGIL Piemonte, ribadendo la loro volontà di continuare la loro azione sul territorio, a precisazione della newsletter diffusa dal Goethe-Institut Italia.
Il Goethe-Institut ha una storia di successo e di prestigio nella promozione della cultura e della lingua tedesca a Torino e in questo territorio: la sede torinese è stata fondata nel 1954, primo Istituto di cultura tedesca in Italia e secondo nel mondo.
Da 70 anni è il centro di riferimento della cultura e dell’insegnamento della lingua tedesca per studenti e insegnanti, oltre che luogo d’incontro e di promozione dei rapporti tra istituzioni culturali italiane e tedesche.
Il Goethe-Institut di Torino chiude in condizione economiche stabili e non in perdita e in continuità di presenza di richiesta di iscrizione, con conseguenze sia sul piano culturale, che didattico e lavorativo.
Più di 30 persone tra dipendenti, collaboratori e collaboratrici (la stragrande maggioranza donne) rischiano di perdere il lavoro entro il 31 gennaio 2024, termine ultimo previsto di apertura della sede, come si legge nel comunicato stampa del Goethe-Institut di Roma; questo termine ha ripercussioni negative anche per gli studenti che si sono iscritti ai corsi di tedesco per l’anno scolastico 2023/24.
Considerate le gravi conseguenze che deriverebbero dalla chiusura per tutti gli studenti, gli esaminandi, il pubblico e il personale, si chiede a tutte le Istituzioni che in questi anni sono state coinvolte e hanno partecipato in un’ottica di stretto partenariato tra Italia e Germania, alle attività del Goethe-Institut di Torino, di intervenire tempestivamente con il consiglio direttivo del Goethe-Institut di Monaco e il Ministero degli Esteri per sospendere la decisione di chiusura.