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Il Punto di Beppe Gandolfo | 16 ottobre 2023, 07:00

Arriva il Giro d'Italia, occasione da non perdere

"E anche il Tour de France farà tappa nella nostra Regione. Se il Giro muove 100mila persone, il Tour più del doppio"

Arriva il Giro d'Italia, occasione da non perdere

“Il Giro d’Italia non ha date. Ogni giorno è domenica”: la frase è di Indro Montanelli e coglie alla perfezione quelli che dovrebbero essere i sentimenti che pervadono i piemontesi all’annuncio delle prime tappe del prossimo Giro d’Italia.

Sentimenti di gioia, di festa, di orgoglio perché la “corsa in rosa” partirà dal Piemonte il 4 maggio 2024 e per 4 giorni girerà per le nostre strade. Venaria, Superga, Torino, San Francesco al Campo, Oropa, Novara, Fossano, Acqui Terme sono alcuni dei luoghi che verranno toccati dalla carovana.

Il sindaco di Borgofranco d’ Ivrea, Fausto Francisca, nel 2022 parlò di “sogno che diventa realtà per una comunità di 4mila anime” quando fu annunciato che una tappa della passata edizione del Giro sarebbe partita proprio dal suo Comune. Si pensi che sono 20 i Paesi nel mondo dove vengono trasmesse le tappe del Giro, per non parlare dei servizi tv, delle cronache dei giornali, delle immagini sui siti web….

Insomma, una vetrina internazionale da far tremare i polsi e da far fare salti di gioia. Si calcola che siano 100mila le persone (tra sportivi, team, organizzatori, sponsor, sportivi) che si muovono attorno a questa corsa ciclistica, quindi è facile immaginare le ricadute economiche sul territorio. Ma per vivere in pieno questa manifestazione e per godere dei suoi benefici occorre prepararsi per tempo e “mettere il vestito della festa”.

E anche il Tour de France farà tappa nella nostra Regione. Se il Giro muove 100mila persone, il Tour più del doppio.

Deve essere un’opportunità straordinaria per far conoscere il Piemonte, le sue bellezze, i suoi prodotti. Non lasciamocela sfuggire. Occorre però muoversi per tempo, non aspettare l’ultimo giorno. Preparare manifestazioni a corredo della corsa; tirare a lucido edifici, monumenti, chiese, insomma tutti i nostri gioielli; predisporre il meglio dell’accoglienza alberghiera e enogastronomica; cancellare gli obbrobri (e sono tanti!) che deturpano le nostre città e le nostre strade.

Insomma, come facevano i nostri nonni nel giorno della festa: regalare agli occhi del mondo la grande bellezza, naturale e artistica, del nostro Piemonte.

Beppe Gandolfo

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