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Attualità | 08 novembre 2023, 14:22

Nuvole nere sul futuro del Goethe Institut di Torino, Purchia: "Si valuti trasferimento sede più economica"

Lunedì incontro a Roma, ma sui licenziamenti nessun passo indietro

presidio pro goethe

Nuvole sempre più nere sul futuro del Goethe Institut di Torino

Nuvole nere si addensano sul futuro del Goethe Institut di Torino, che il prossimo 31 gennaio cesserà l'attività insieme alle sedi di Genova e Trieste, mentre quella di Napoli verrà ridimensionata. Nel capoluogo piemontese lavorano 18 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, oltre alla segreteria e ai collaboratori, che tra pochi mesi rimarranno a casa. 

Accompagnamento economico all'uscita 

Lunedì si è svolto a Roma un confronto nazionale tra i sindacati ed i vertici del Goethe Institut, che hanno ribadito come il ridimensionamento dell'operato sia a livello europeo e mondiale. Le organizzazioni sindacali, come emerso oggi in Commissione Cultura, hanno chiesto il ritiro dei licenziamenti. 

Una strada che al momento non appare percorribile. "Alla fine del confronto - hanno spiegato i sindacati - c'è stata una piccola apertura per l'accompagnamento all'uscita con incentivo economico, ma non hanno detto la cifra". 

La lettera

Nelle scorse settimane il Comune di Torino ha più volte espresso sostegno ai lavoratori della sede di piazza San Carlo: il sindaco Stefano Lo Russo e la Giunta hanno scritto una lettera alla direzione centrale del Goethe, alla rappresentanza diplomatica e alla ministra federale tedesca degli affari esteri a Roma per scongiurare la chiusura. Lunedì verrà approvata in Sala Rossa un documento, a prima firma della consigliera del Pd Lorenza Patriarca, per scongiurare lo stop all'attività che da 70 anni opera nel capoluogo. 

Ipotesi trasferimento 

"Venerdì in Parlamento - ha ricordato il capogruppo del M5S Andrea Russi - verrà discussa l'interrogazione della deputata Chiara Appendino, al Ministro della cultura, in merito alla chiusura delle sedi italiane del Goethe-Institut".

"Questo - ribadito l'assessore alla Cultura Rosanna Purchia - è un tema molto sentito dalla Giunta e dal sindaco". 

Oltre alla missiva l'esponente della giunta ha spiegato che è stato aperto un dialogo con i vertici circa la possibilità "di valutare, in sinergia con l'assessorato al Patrimonio, il trasferimento di sede".

"Capiamo che piazza San Carlo sia considerata di prestigio, ma davanti alla chiusura si può pensare di rinunciarvi per uno spazio più economico" ha concluso.

Cinzia Gatti

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