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Politica | 10 novembre 2023, 19:38

Il carcere di Torino tra aggressioni e violenze, Valle e Boni denunciano: "Sovraffollamento e mancanza di personale"

L'esponente del Pd e il segretario dei Radicali: "Il Governo dovrebbe finirla con chiacchiere e annunci per cominciare a investire"

boni e valle alle vallette

Il carcere di Torino tra aggressioni e violenze, Valle e Boni: "Sovraffollamento e mancanza di personale"

Martedì 7 novembre un detenuto della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno ha aggredito un agente di polizia penitenziaria, mandandolo all'ospedale e causandogli una frattura vertebrale e 90 giorni di busto ortopedico. Si tratta della 38esima aggressione nel 2023 denunciata dall'Osapp: troppo spesso ormai il carcere di Torino sale agli onori della cronaca per episodi di violenza, autolesionismo o di suicidi.

Il motivo è il sovraffollamento di detenuti e il numero insufficiente di agenti, ma anche di personale medico e educatori. Nella mattinata di oggi, venerdì 10 novembre, il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle (PD) e Igor Boni, presidente dei Radicali Italiani, si sono recati nel complesso carcerario delle Vallette per un sopralluogo, dove hanno incontrato la direttrice e i rappresentanti dei lavoratori.

"Siamo qua perché è avvenuta la 38esima aggressione agli agenti di polizia penitenziaria nel 2023 - ha commentato Valle - Servirebbero 937 unità di personale mentre siamo a 700, e in più la capienza sarebbe di 1023 mentre ci sono 1500 detenuti. Una situazione che è frutto del sovraffollamento per cui la mancanza di personale si trasforma in mancata deterrenza. Ci sono solo 15 educatori per tutta la struttura, un rapporto uno a cento. Le questioni che competono direttamente la Regione sono quelle sanitarie: qua chi va al pronto soccorso va al Maria Vittoria e chi viene recuperato va al repartino carcerario delle Molinette, ma spesso vengono ricoverati per diversi giorni al Maria Vittoria prima di spostarsi. Per ognuno di loro servono due persone in pianta stabile per quattro turni, otto persone al giorno che si occupano di un solo detenuto. La sera dell’ultima aggressione dovevano esserci su quel piano cinque unità di personale, invece erano solo due".

"Noi Radicali abbiamo in corso una campagna che si chiama 'Devi vedere' - ha raccontato Boni - e portiamo i cittadini dentro le strutture, si potrebbe dare il consiglio al Presidente Cirio di fare un giro nelle carceri piemontesi, per rendersi conto di qual è la situazione. Il tema base è la questione psichiatrica, dentro le strutture carcerarie c'è un numero elevatissimo di persone con gravi problemi psichiatrici. Gli agenti sono la prima linea nei confronti dei detenuti e fanno gli psicanalisti, gli psicologi, gli psichiatri, gli educatori, cioè cose al di fuori delle loro competenze. Il fallimento del carcere è rappresentato bene da questa struttura".

Durante il sopralluogo Valle e Boni hanno visitato il carcere e visto celle distrutte, letti bruciati o piegati, sedie divelte. "La sezione dove è avvenuta l'aggressione è quella dove si comminano le sanzioni disciplinari - hanno spiegato - e alcuni degli ospiti hanno già finito la sanzione ma non possono tornare alla sezione di origine perché nel frattempo è stata riempita e restano dove non dovrebbero stare. Il Governo dovrebbe finirla con le chiacchiere e gli annunci e cominciare a investire in termini di qualità delle strutture e di personale, non solo carcerario ma anche sugli altri percorsi come gli educatori. La Regione Piemonte può e deve intervenire sul problema del flusso dei pazienti tra Maria Vittoria e Molinette, solleciteremo Cirio e Icardi in tal senso".

Francesco Capuano

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