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Cultura e spettacoli | 16 novembre 2023, 09:01

Al Conservatorio Verdi, Chypre il concerto dai richiami romantici e floreali dell'Orchestra Filarmonica di Torino

Martedì 21 novembre

Al Conservatorio Verdi, Chypre il concerto dai richiami romantici e floreali dell'Orchestra Filarmonica di Torino

I sentori dell'isola di Cipro, romantici e floreali, e i suoni del mare Mediterraneo, sono le ispirazioni racchiuse nel programma di novembre del concerto Chypre, in calendario martedì 21 novembre alle ore 21 al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

I concerti della Stagione «Profumi» 2023-24 dell'Orchestra Filarmonica di Torino richiamano infatti le sette famiglie di profumi che Eugène Rimmel, profumiere del XIX secolo, utilizzò per dare un nome alle sensazioni olfattive. Ogni concerto diventa quindi un tuffo nel meraviglioso archivio sensoriale della vita, dove il ricordo di una fragranza, così come le note di un brano, riportano a sensazioni ed esperienze vissute.

A salire sul palco per CHYPRE saranno gli Archi di OFT. La formazione guidata dal maestro concertatore Sergio Lamberto, che ha raggiunto nel tempo una maturità espressiva che la colloca tra le migliori compagini a livello nazionale, condurrà il pubblico tra le note inebrianti scritte da alcuni celebri compositori vissuti tra otto e novecento.

Di Sergei Rachmaninov verranno eseguite Romanza e Scherzo dal Quartetto n. 1 nella versione per orchestra d'archi. Il grande compositore romantico russo scrisse due soli quartetti d'archi ed in entrambi i casi li lasciò incompleti. Del primo, la Romanza ha sfumature dolcemente malinconiche, che nello Scherzo prendono slancio e vigore.

Di Frederick Delius, inglese di nascita ma tedesco d’origine e di formazione, verrà proposto 2 Acquerelli per archi, brano lieve e sognante, che ben esprime quella vocazione evocativa per la quale si soleva definire Delis un compositore «impressionista».

È la passione per le musiche antiche la chiave di ascolto della Suite n. 3 per archi da Antiche danze ed arie per liuto di Ottorino Respighi. Il brano fa parte di un ciclo di suites che risalgono ai primi decenni del novecento e che esprimono l'interesse del tempo per la tradizione strumentale italiana. Per Respighi, in particolare, coincideva con la ricerca di modelli da attualizzare e plasmare secondo la sua sensibilità e il suo gusto. La terza Suite è quindi la trascrizione per orchestra d'archi di tre brani per liuto del secolo XVI e di uno del secolo XVII.

A concludere il concerto la Serenata n. 1 in re maggiore per archi op. 9 di Robert Fuchs, Della musica del compositore austriaco, le cinque serenate sono sicuramente le opere più note e si tramanda che fossero così amate dal pubblico da fargli meritare l'appellativo di «Serenaden-Fuchs», un gioco di parole per dire che era la Volpe delle Serenate.

Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

L'immagine che accompagna ogni singolo concerto di stagione è invece stata ottenuta con l’intelligenza artificiale. Utilizzando non il bagaglio sensoriale di ciascuno, personale e non sovrapponibile con quello altrui, ma le migliaia e migliaia di spunti rielaborati da questo “assistente virtuale”, si è cercato di rappresentare il più possibile una sensazione collettiva, proprio come accade con la musica quando la si ascolta insieme, in sala da concerto

Per info: https://www.oft.it/it/

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