"GL events è lieta di apprendere che le istituzioni locali riconoscano il valore strategico del Polo Fieristico per lo sviluppo economico del territorio e resta aperta alle possibili soluzioni, purché l'impegno dei rappresentanti pubblici si traduca in proposte concrete con un chiaro calendario dei prossimi mesi".
Una pace forse no, ma una tregua sicuramente. Nel giro di 24 ore arriva a un punto di caduta il confronto sollevato nella giornata di ieri dal Gruppo proprietario e gestore di Lingotto Fiere, che ha lamentato la distanza e il distacco degli enti pubblici, sia dal punto di vista della promozione che da quello (non meno importante) finanziario.
Si è arrivati addirittura a un ultimatum (con minacce nemmeno troppo velate di disimpegno) fissato a maggio 2024, quando si terrà la nuova edizione del Salone del Libro. Ma non si è fatta attendere la risposta di Comune e Regione che hanno voluto mettere i puntini sulle i, confermando impegno, ma chiedendo lo stesso in cambio.
"È questo il senso della “scadenza” del Salone del Libro - spiega Gabor Ganczer, ad di GL events Italia - una data che viene posta come obiettivo di lavoro, che aiuti tutti a non indugiare oltre, ma a programmare per traguardi: la gestione del tempo e della produttività è essenziale per il successo e la crescita di un'organizzazione".
"Negli ultimi quattro abbiamo avuto molteplici incontri e tavoli di lavoro con le autorità locali di Torino e del Piemonte - dichiara Christophe Cizeron, amministratore delegato di GL events Venues -, al fine di rendere più performante un modello di gestione che rappresenta un caso unico in Italia" . "Chiediamo però un nuovo modello di lavoro, ci aspettiamo che gli enti locali siano fonte di proposte e attivamente coinvolti nella gestione della sede".