XRP ha passato un 2023 turbolento, con varie oscillazioni di valore causate dalla causa tra Ripple e la SEC statunitense. Nonostante il sentiment incerto dei trader nei confronti del token, XRP ha comunque avuto una crescita del 65% durante l’anno, attestandosi su un valore di 0,62 dollari negli ultimi giorni di dicembre.
Il 3 gennaio 2024, XRP ha subito un crollo vertiginoso, arrivando fino a 0,54 dollari, per poi risalire a 0,57 dollari, con un lieve aumento del 3,82%. Ma questo rientra in quello più generale che ha coinvolto un po’ tutte le crypto, Bitcoin in testa.
Questo calo non ha cambiato le opinioni di molti analisti, convinti che XRP raggiungerà e supererà il dollaro nel corso del 2024. Le previsioni vedono la criptovaluta arrivare a un valore massimo di 1,55 dollari e a un valore medio di 1,36 dollari.
Alcuni analisti decisamente ottimisti ritengono che XRP possa arrivare addirittura a 352 dollari nel 2024. Questa previsione è stata effettuata utilizzando un modello di valutazione che tiene conto del volume di trading, l’offerta di token, il valore conservato e il tempo richiesto per l’elaborazione delle transazioni.
Tuttavia, tenendo conto che il valore di ripple al momento è di 0,57 dollari, questa previsione sembra decisamente improbabile. C’è un enorme divario tra il valore della criptovaluta e quello previsto, inoltre se così fosse XRP avrebbe una crescita del 58.000%.
È molto più probabile invece che XRP possa raggiungere il dollaro, grazie a una nuova fase rialzista del mercato e agli sviluppi della causa di Ripple contro la SEC.
L’attenzione degli investitori a caccia di opportunità più redditizie è sempre puntata verso le prevendite di successo (è lì che si trovano le gemme semisconosciute su cui speculare), prima fra tutte Bitcoin Minetrix ($BTCMTC).
Bitcoin Minetrix
Bitcoin Minetrix è una piattaforma progettata per rendere il cloud mining accessibile a tutti. Il progetto si basa sullo staking del token nativo BTCMTX, venduto in presale a 0,0126 dollari.
A differenza di altri servizi di cloud mining, Bitcoin Minetrix non prevede alcun contratto o requisito di accesso, infatti consentirà agli utenti di mettere in stake il BTCMTX e ottenere crediti di mining, sotto forma di token ERC-20 non scambiabili.
Bruciando i crediti, sarà possibile generare hashrate, ovvero la potenza di mining necessaria per il mining del BTC. Più hashrate si genera, più ci saranno possibilità di ricevere ricompense passive in Bitcoin.
Si tratta di un sistema che potrebbe rivoluzionare il cloud mining, in quanto flessibile e libero per gli utenti che potranno decidere autonomamente quanto investire.
Inoltre, i titolari del BTCMTX ne avranno la piena proprietà e potranno metterli in stake per il mining, venderli o prelevarli in qualsiasi momento, senza alcun intervento da terze parti.
La presale di Bitcoin Minetrix ha raccolo più di 7,4 milioni di dollari, sfruttando l’interesse dei trader per il mining del Bitcoin in vista del prossimo halving, previsto per la primavera del 2024.
L’halving ridurrà le ricompense in BTC da 6,25 BTC a 3,125 BTC per blocco, portando i miner con le attrezzature obsolete ad abbandonare la rete, a causa di un grosso divario tra i costi di mantenimento e il guadagno in BTC.
Di conseguenza, nuovi utenti con hardware di ultima generazione parteciperanno al mining del Bitcoin. Va detto che il mining resterà un’attività molto costosa per i singoli utenti, per questo progetti come Bitcoin Minetrix potrebbero fornire soluzioni alternative e avere successo sul mercato.
Il team del progetto conta di raggiungere almeno 15 milioni di dollari in presale, per poter investire nello sviluppo del servizio di cloud mining e abilitare la meccanica di staking.
Fino al lancio della piattaforma, i token acquistati in presale verranno messi in stake, consentendo agli utenti di ottenere ricompense passive in BTCMTX in base all’APY, attualmente al 86%.