Dopo Matteo Salvini, Marie Le Pen e Luigi Di Mario, anche Chiara Ferragni finisce nel mirino del Banksy di Torino dopo il caso Balocco. Andrea Villa ha infatti riprodotto la copertina del libro di George Orwell “1984”, che immaginava un mondo dove gli schermi televisivi spiavano tramite telecamere le vite e le azioni delle persone, posizionando al centro l'occhio azzurro con le ciglia lunghe simbolo dell'influencer.
"Chiara Ferragni prigioniera del suo stesso social"
Winston Smith, il protagonista del libro, era prigioniero in casa, controllato a vista dalla telecamera del suo televisore.
"Così come Chiara Ferragni - osserva Villa - si ritrova prigioniera del suo stesso social e della sua stessa immagine, un occhio che l’ha sbugiardata con le sue false donazioni e ora la imprigiona: ha paura di uscire di casa, perde soldi, followers e consensi, vittima del suo stesso mezzo comunicativo".
"Lo schermo dell’ipocrisia - rincara l'artista - si incrina: il re è nudo e si vedono gli ingranaggi della dittatura dell’ immagine, dove la “grande macchina” governa le scelte delle persone. Non importa se sei povero o ricco come i Ferragnez: la macchina ti schiaccerà comunque".
I manifesti sono stati affissi a Torino in via Reggio 3 e corso Regio Parco 2.