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Economia e lavoro | 21 febbraio 2024, 18:06

Te Connectivity, la solidarietà ai lavoratori di Collegno arriva anche dal resto d'Europa: "Sconvolti dalla decisione di chiudere"

A Fiom e Fim la lettera di vicinanza da parte dei rappresentanti di IndustriAll, sindacato europeo che rappresenta 7 milioni di lavoratori della manifattura. Coinvolti 220 dipendenti

protesta dei lavoratori di TE Connectivity

Anche il sindacato europeo esprime solidarietà ai lavoratori di TE Connectivity

"Siamo sconvolti dalla notizia che TE Connectivity abbia ribadito il suo piano di chiusura per lo stabilimento di Torino". Così, in una lettera, il sindacato europeo che rappresenta i lavoratori dell'industria manifatturiera ha voluto manifestare la propria vicinanza ai 220 addetti dell'azienda che ormai da settimane ha manifestato l'intenzione di ridurre il suo impegno sul territorio.

Decisione che è una doccia fredda

Lo ha fatto con una lettera indirizzata a Fiom e Fim di Torino e porta in calce le firme dei vertici di IndustriAll, la sigla che appunto rappresenta 7 milioni di lavoratori a livello continentale: Judith Kirton-Darling e Isabelle Barthes, rispettivamente segretaria generale e la sua vice. "Questa decisione è senza dubbio una doccia fredda per il personale qualificato dell'azienda che ha contribuito al suo successo e alla sua buona reputazione internazionale. Critichiamo la mancanza di trasparenza di questo processo, poiché non è stata effettuata una consultazione formale dei rappresentanti dei lavoratori. L'annuncio della delocalizzazione deve essere stata una brutta sorpresa. Per i lavoratori la disoccupazione si avvicina, poiché sembra essere stata fissata la data del 30 settembre 2025 per il trasferimento completo dell'attuale produzione".

Massimizzare i profitti senza pensare agli impatti

"È molto preoccupante - aggiunge la nota - che questa azienda persegua una strategia di massimizzazione dei profitti senza considerare l'impatto sull'occupazione e sulla produzione industriale in Italia. Le prospettive di reindustrializzazione dello stabilimento di Collegno appaiono incerte. Per l'economia e la prosperità dell'Europa è essenziale riuscire a mantenere e sviluppare ulteriormente aziende competitive ad alta tecnologia, evitando la delocalizzazione, ad esempio in Cina o negli Stati Uniti".

Una lettera per invitare a ripensarci

Ma il sindacato europeo non si è limitato alla comunicazione verso i colleghi torinesi. In una lettera indirizzata alla direzione di TE Connectivity in Svizzera, infatti, IndustriAll ha esortato l'azienda a "riconsiderare la propria decisione e ad avviare un dialogo costruttivo con i rappresentanti dei lavoratori su come sfruttare le loro competenze, la capacità industriale d el sito e l'interesse delle autorità regionali e nazionali per rafforzare la produzione europea di elettronica e semiconduttori dell'azienda".

Massimiliano Sciullo

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