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Scuola e formazione | 28 marzo 2024, 17:06

‘Rien ne nous effraie !’: con il francese i ragazzi torresi superano la timidezza

Dal draghetto che diventa sempre più grande, alla caccia all’orso, gli alunni delle terze della Rodari hanno messo in scena tre spettacoli in lingua

Gli alunni delle terze della Rodari sul palco del Teatro del Forte

Gli alunni delle terze della Rodari sul palco del Teatro del Forte

Sul palco c’era Nicolas e un draghetto in camera sua che diventava sempre più grande fino a portarsi via l’intera casa in un inseguimento del camioncino del boulanger, colmo di pane. Sono entrati poi in scena il lamentoso Eugène, con il suo secchio bucato, ed Elise che faceva di tutto per trovare una soluzione. Ed infine è toccato a gruppi di ragazzi impavidi partire alla caccia all’orso intonando il motto: ‘Rien ne nous effraie !’.

È andato in scena giovedì 21 marzo, al Teatro del Forte di Torre Pellice, lo spettacolo ‘Le Français au théâtre pour apprendere en s’amusant’ (Il Francese al teatro per imparare divertendosi) proposto in occasione della Semaine de la langue française et de la francophonie (Settimana della lingua francese e della francofonia).

Una cinquantina di ragazzi delle classi terze del plesso torrese dell’istituto Gianni Rodari hanno rappresentato sul palco tre pièces teatrali ispirate ai racconti ‘Les Dragons, ça n’existe pas!’ (III C), ‘Eugène, Elise et le seau troué’ (III A), ‘La chasse à l’ours’ (III B), adattate alle capacità e alla sensibilità linguistica dei ragazzi dalla professoressa in pensione Bruna Frache. Lo spettacolo è stato preparato con la professoressa di francese Cinzia Contrino, durante le ore della sua materia: “La scuola infatti non è solo didattica in aula: è anche sperimentare ciò che si sta studiando e al tempo stesso divertirsi” afferma.

Solo chi se la sentiva ha recitato davanti al pubblico ma a tutti i ragazzi è stato affidato un ruolo: “Qualcuno, ad esempio, si è occupato dei materiali per la scenografia, altri dei cartelloni che presentavano gli spettacoli – racconta – e lo hanno fatto con entusiasmo: c’è chi ha costruito un pozzo, chi ha chiesto ai genitori di poter portare in scena una mola, chi ha usato la carriola di casa per rappresentare il camioncino del panettiere. L’abbiamo visto arrivare un mattino a scuola spingendola con dentro gli zaini dei compagni”.

Sul palco alcuni alunni hanno anche avuto la possibilità di esprimere le loro passioni musicali: “Grazie al supporto della professoressa di musica, Luisita Buffa, è stato messo a punto l’accompagnamento musicale dello spettacolo grazie ad alunni che sanno suonare la fisarmonica, il basso, il clarinetto e la pianola”.

Ciò a cui i famigliari hanno assistito giovedì 21 è stato il frutto di trenta ore di lavoro concentrato nelle due ore settimanali di lingua francese: “Abbiamo potuto contare sulla collaborazione delle famiglie ma anche dei miei colleghi. Le prove infatti le abbiamo fatte in classe e non si sono lamentati quando dalla nostra aula proveniva il suono del basso”. 

I ragazzi sono scesi dal palco con una nuova consapevolezza: “Quando gli ho proposto il progetto di recitare in francese a teatro la loro reazione è stata: ‘Ma no! Non ce la possiamo fare’ – rivela Contrino –. Dopo lo spettacolo il motto è diventato: ‘Rien ne nous effraie !’ cioè ‘Niente ci spaventa!’ e questo atteggiamento li aiuterà anche ad affrontare altre prove, come il giorno dell’esame che per loro si sta avvicinando.

Elisa Rollino

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