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Politica | 11 aprile 2024, 13:47

La Città metropolitana prima in Italia ad essere entrata nella Rete dei Comuni Sostenibili

Il presidente Valerio Lucciarini De Vincenzi ha consegnato la targa di adesione alla consigliera Sonia Cambursano

La Città metropolitana prima in Italia ad essere entrata nella Rete dei Comuni Sostenibili

La Città metropolitana prima in Italia ad essere entrata nella Rete dei Comuni Sostenibili

La Città metropolitana di Torino è ufficialmente “sostenibile”. Ieri, mercoledì 10 aprile 2024, nella sede di corso Inghilterra 7, ha avuto luogo la consegna della targa che certifica l’adesione dell’ente alla Rete dei Comuni Sostenibili. Si tratta della prima città metropolitana d’Italia entrata a essere entrata nell’associazione, avviando diverso tempo fa il proprio percorso di sostenibilità, che è stato, appunto, celebrato con il conferimento della targa di ieri.

 

Un’iniziativa molto partecipata che è andata ben oltre la consegna del riconoscimento. È stata, infatti, l’occasione per condividere le buone pratiche di sostenibilità già messe in campo da sindaci e amministratori di comuni compresi nella Città metropolitana di Torino. I saluti istituzionali sono stati affidati alla consigliera della Città metropolitana Sonia Cambursano, dopodiché sono intervenuti: Alessandro Merletti (sindaco di Sangano), Diego Ferron (vicesindaco di San Francesco al Campo), Loredana Devietti (sindaco di Ciriè), Alessandro Portinaro (LINKS Foundation) e Chiara Rossetti (sindaco di Bardonecchia).

 

Per la Rete dei Comuni Sostenibili, dopo l’introduzione a cura del presidente Valerio Lucciarini De Vincenzi e del direttore Giovanni Gostoli, è intervenuta Magda Zanoni, del comitato scientifico, che ha parlato del ruolo degli enti locali per la territorializzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030. Hanno contribuito anche Antonio Ferrentino (presidente associazione Città del Bio) e Alessandro Broccatelli, presidente di Leganet, che ha proposto un approfondimento sulla Carta dei Servizi per i Comuni Sostenibili.

 

Nella Rete dei Comuni Sostenibili figurano già diversi comuni appartenenti alla Città metropolitana di Torino: Settimo Torinese, Chieri, Sant’Antonino di Susa e Bardonecchia.

 

Ricordiamo, inoltre, che è in uscita a maggio la prima edizione della Guida dei Comuni Sostenibili 2024 (Edizioni Ets), e sarà presentata proprio al Salone del Libro di Torino.

 

“La Città metropolitana di Torino è al lavoro per la territorializzazione degli obiettivi dell'Agenda 2030 da anni - ha detto intervenendo la consigliera metropolitana Sonia Cambursano -. In particolare, è attiva nell'àmbito del percorso tracciato dal Ministero che ha ‘disegnato’ una governance per lo sviluppo sostenibile che prevede l'attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile recentemente aggiornata, attraverso Strategie Regionali per lo sviluppo sostenibile approvata dal Piemonte, a loro volta attuate attraverso Agende per lo sviluppo sostenibile scritte e approvate dalle città metropolitane con il contributo del territorio. L'Agenda per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Torino e del suo territorio è stata scritta in due anni di intenso lavoro con rappresentanti di attori di area vasta e approvata a dicembre 2022. Individua le traiettorie per lo sviluppo sostenibile che il nostro territorio è chiamato a percorrere per una efficace e reale transizione. La coerenza delle politiche è la chiave per l'attuazione degli obiettivi di sostenibilità, che l'OCSE prima e il Ministero poi, ci invita a realizzare. In questo senso abbiamo avviato un primo lavoro di territorializzazione della nostra Agenda, che troverà un forte impulso nei prossimi 24 mesi di lavoro che il Ministero supporterà con appositi accordi di collaborazione siglati con le città metropolitane e le regioni. Per quanto ci riguarda, quindi, il lavoro è in corso da tempo e il significato degli obiettivi per la sostenibilità assume - e dovrà assumere sempre più - centralità nelle politiche. Il ruolo degli enti locali (in relazione con gli ‘altri’ attori territoriali ovviamente) è strategico perché la coerenza delle politiche deve essere ricercata in una governance verticale fra enti di diverso livello e orizzontale anche internamente alle organizzazioni. Ci auguriamo che l'Agenda con le sue missioni possa orientare le programmazioni e progettualità degli enti fin da ora. Non appena il nuovo accordo di collaborazione con il MASE sarà firmato potremo implementare talvolta avviare il lavoro sui e con i territori”.

 

“La Città metropolitana di Torino è la prima realtà di questo livello ad aver aderito alla Rete dei Comuni Sostenibili nel primo periodo di attività dell’associazione – afferma Valerio Lucciarini De Vincenzi, presidente della Rete dei Comuni Sostenibili –. È stata, in un certo senso, pioniera di ciò che poi è accaduto solo dopo pochi anni, con l’ingresso di alcune province nella Rete, che il mese scorso si è ufficialmente aperta anche all’adesione delle regioni. Così come misuriamo con i numeri la sostenibilità dei territori, allo stesso modo è oggettivo che la Rete stia crescendo sempre più, facendo parlare di sé a livello nazionale su temi che rivestono un’importanza centrale nei governi e nei rapporti tra nazioni: questa spinta al cambiamento del modello di sviluppo, caldamente promossa dall’Agenda 2030, deve partire dai territori. E una città metropolitana come Torino può recitare un ruolo da protagonista nella promozione delle buone pratiche e della diffusione della cultura della sostenibilità, da tenere presente nella vita di tutti i giorni, indipendentemente dal proprio ruolo nella società. Per questo ringrazio sindaco, giunta e consiglieri della Città metropolitana di Torino e gli amministratori di tutti i comuni ‘sostenibili’ che ne fanno parte”.

 

Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all'adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 100 enti locali ed è in costante espansione.

comunicato stampa

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