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Economia e lavoro | 15 aprile 2024, 07:08

Industria calzaturiera: in Piemonte export in aumento del 14,2%. In lieve calo imprese (-1) e addetti (-7)

I dati sono relativi ai primi nove mesi del 2023. Le prime 5 destinazioni dell’export piemontese, che coprono il 61,6% del totale, sono risultate Francia, Germania, Spagna, Emirati Arabi e Stati Uniti

Industria calzaturiera: in Piemonte export in aumento del 14,2%

Industria calzaturiera: in Piemonte export in aumento del 14,2%

Il comparto calzaturiero italiano, grazie ai risultati favorevoli della prima parte dell’anno, chiude a livello nazionale il 2023 con il fatturato a 14,6 miliardi di euro, in debole crescita sul 2022 (+0,9%) sostenuto dall’export, che si attesta a 12,8 miliardi (+1,1% a valore). Bene il saldo commerciale (5,8 miliardi, +7,3%), ma stentano la spesa delle famiglie italiane (-1,5%) e soprattutto i volumi prodotti (che hanno annullato il recupero del 2022 tornando a 148 milioni di paia, -8,6%) e quelli esportati (-10,6%), in sensibile contrazione. 

Sul fronte occupazionale, prosegue il processo di selezione tra le imprese (comune a tutte le principali regioni), malgrado il recupero complessivo nel numero degli addetti (che resta però ancora al di sotto dei livelli 2019 pre-Covid e in calo nell’ultimo trimestre). Il ricorso crescente alla cassa integrazione nella filiera (+20,6% le ore autorizzate nel 2023) preannuncia però nuove tensioni. Questa la fotografia del settore scattata dal Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici.

In Piemonte nel 2023 il numero di imprese attive (tra calzaturifici e produttori di parti) ha registrato, secondo i dati di Infocamere-Movimprese, un calo di 1 azienda sul 2022, tra industria e artigianato, accompagnato da un saldo negativo di -7 addetti (-2%). Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate da INPS nel 2023 per le imprese piemontesi della filiera pelle, si registra una contrazione del -1,9% rispetto al 2022: sono state autorizzate 263mila ore, un numero ancora decisamente superiore (+298%) a quelle del 2019.

Sul fronte dell’export, nei primi nove mesi del 2023 si registra un aumento del +14,2% in valore sullo stesso periodo dell’anno precedente, tra calzature e componentistica (con un +91% sui livelli pre-pandemia di gennaio-settembre 2019): sono stati esportati beni per 445 milioni di euro. Le prime 5 destinazioni dell’export piemontese, che coprono il 61,6% del totale, sono risultate: Francia (+17,9%), Germania (+12,9%), Spagna (+34,8%), Emirati Arabi (+28,9%) e Stati Uniti (-2,8%).

Sullo scenario nazionale interviene Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici: “L’anno da poco concluso ha avuto per il calzaturiero italiano un andamento ondivago. Alle performance brillanti del primo trimestre, con aumenti a doppia cifra per export e fatturato, è seguito un progressivo rallentamento – in parte fisiologico, stante il raffronto con mesi 2022 non più penalizzati dalla pandemia – che ha condotto a risultati modesti nella seconda frazione e poi a flessioni nella seconda parte dell’anno. Il quarto trimestre, in particolare, si è chiuso senza stravolgimenti rispetto al trend negativo del precedente, registrando una frenata del fatturato (-5,4%), dell’export e degli acquisti sul mercato interno (-1,8% la spesa delle famiglie), peggiorando così ulteriormente l’andamento evidenziato nei primi 9 mesi. Il 2024 inoltre sta manifestando in avvio segnali preoccupanti, e prevediamo un’ulteriore frenata almeno nel primo semestre. Una congiuntura determinata dal difficile scenario internazionale, dominato da eventi e rischi geopolitici, e dalle condizioni finanziarie restrittive per famiglie e imprese”.

comunicato stampa

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