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Cronaca | 08 agosto 2024, 11:11

Un negoziante e un artigiano strangolati dagli usurai: due fratelli e una terza persona finiscono nei guai

Con l'intervento della Polizia uno strozzino è finito in carcere, uno è ai domiciliari e l'altro ha l'obbligo di presentazione. Sequestrati beni per un milione di euro: i tassi di interesse andavano dai 10 al 20%

soldi in contanti

Due persone erano finite nella morsa degli usurai: tre strozzini nei guai

Tre persone sono stati colpiti - rispettivamente - da custodia cautelare in carcere, domiciliari (con braccialetto elettronico) e obbligo di presentazione: le accuse, nei loro confronti, sono di usura e tentata estorsione.

L’indagine è partita ad aprile 2023, dopo che un commerciante aveva denunciato di essere rimasto vittima dei tre indagati, due dei quali peraltro già noti alle forze dell'ordine perchè colpiti da molte condanne per reati contro il patrimonio.

In particolare, la vittima ha raccontato di essere ormai esasperato da una situazione ormai insostenibile dal punto di vista finanziario: aveva chiesto in prestito, diversi anni prima, 6.000 euro ad uno degli indagati, accordandosi per una rata mensile con interessi al 10%. Rispettando gli accordi, il commerciante, dal mese successivo alla concessione del prestito, aveva iniziato a pagare il suo debito all'uomo finito in carcere e al fratello, colpito dalla misura degli arresti domiciliari. La somma veniva regolarmente ritirata presso il negozio.

Ma il commerciante, in difficoltà finanziarie, invece di chiedere aiuto alle forze dell'ordine nei mesi successivi ha chiesto un nuovo prestito (stavolta da 4000 mila euro) al terzo indagato, restituendo anche a lui interessi mensili pari al 10% del capitale.

Non essendo più in grado di pagare le rate degli interessi, però, la vittima è stata più volte minacciato dall’ultimo creditore. 

Allo stesso tempo, un altro cittadino segnalava al 112 di essere vittima di usura: il suo strozzino è un abituale avventore di un bar di Torino. Il malvivente viene così individuato dalla Polizia, mentre la vittima si decide a denunciarlo. Si scopre così che si tratta di uno dei tre usurai che già aveva tra i "clienti" il negoziante. 
In questo caso, la vittima è un artigiano che, dal 2019, aveva chiesto tre prestiti per un importo complessivo di 32mila euro, accordandosi con il creditore di corrispondere interessi mensili pari al 20% del capitale.

A carico di uno dei tre indagati, inoltre, erano già emersi precedenti specifici e nei suoi confronti il tribunale ha disposto la confisca di numerosi beni: tre appartamenti e altrettanti box auto situati a Venaria e Torino, tre autovetture, un motociclo, quattordici conti correnti e il contenuto di alcune cassette di sicurezza, il tutto per un valore complessivo di circa un milione di euro.

redazione

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