Un nuovo punto di riferimento sanitario sul territorio, facilmente accessibile, soprattutto per pazienti cronici e anziani, per una presa in carico dei bisogni socio-sanitari dei cittadini dei comuni di Rivoli, Rosta e Villarbasse: è la nuova Casa di Comunità, ufficialmente inaugurata oggi mercoledì 2 ottobre e già operativa, la prima in AslTo3 e fra le prime in tutta la Regione.
Si trova in Corso Francia 98, Rivoli. È aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 19.
La struttura è costituita da 1.000 mq distribuiti su un unico piano al livello dell’ingresso, 11 ambulatori medici e infermieristici, una sala per la telemedicina, locali di servizio.
L’offerta sanitaria
All’interno della Casa di Comunità di Rivoli oggi sono attivi il Cup, per le prenotazioni; il Pua, Punto unico di accesso per informazioni e orientamento ai servizi sanitari e sociali; il Centro prelievi ad accesso diretto; ambulatori di cardiologia, geriatria, neurologia, reumatologia, ambulatori infermieristici fra cui un ambulatorio di vulnologia dedicato a lesioni cutanee di varia natura; un ambulatorio di psicologia delle cure primarie.
I servizi sanitari della Casa di Comunità dipendono direttamente dal Distretto Area Metropolitana Centro dell’Asl To3, diretto dalla dottoressa Mara Simoncini.
A breve la casa di Comunità ospiterà altri servizi, a partire dalla Guardia Medica, diventando così punto di riferimento socio-sanitario territoriale accessibile H24.
Il personale della Casa di Comunità
All’interno della Casa di Comunità sarà presente personale Asl To3: specialisti ambulatoriali, infermieri tra cui l’Infermiere di Famiglia e Comunità, amministrativi, e gli assistenti sociali dell’Ente gestore (Cos, Consorzio Ovest Solidale). Con la collaborazione dei Medici di Famiglia e dei Pediatri del territorio.
La presa in carico dei pazienti cronici e fragili
La Casa di Comunità di Rivoli è punto di riferimento per tutta la popolazione dell’area di Rivoli Rosta e Villarbasse, ma è particolarmente destinata alla presa in carico dei pazienti cronici e polipatologici fragili.
Sulla base dei dati sanitari in possesso dell’Asl, sono stati selezionati i cittadini residenti nei tre comuni con almeno due patologie croniche fra cui in particolare diabete, BPCO, cardiopatie e scompenso cardiaco, demenze e con più di 65 anni di età.
Successivamente è stato utilizzato un indice di fragilità, costruito ad hoc mediante l’utilizzo di una serie di variabili socio-sanitarie, fra cui l’età, l’invalidità e il numero di accessi in pronto soccorso. La COT, Centrale operativa territoriale, identifica fra questi i soggetti che non abbiano percorsi già attivati e comunica i nominativi al personale del Distretto Asl che lavora in stretta collaborazione con i medici di famiglia per individuare i casi di fragilità su cui è necessario un intervento proattivo, secondo i principi della medicina di iniziativa, al fine di prendere in carico direttamente i pazienti con percorsi personalizzati.
“Si tratta di una tappa importante per la riorganizzazione delle cure territoriali che mette al centro il paziente cronico – sottolinea Franca Dall’Occo, Direttore Generale Asl To3 – grazie alla presa in carico proattiva dei bisogni socio-sanitari dei pazienti fragili. La Casa di Comunità lavorerà in stretta collaborazione da un lato con i medici di famiglia, primo contatto dei cittadini con i servizi sanitari e dall’altro con gli ospedali, che si devono dedicare alle patologie acute, per una risposta sempre più adeguata ai bisogni della popolazione”
“Le Case di Comunità sono un presidio fondamentale per il territorio – ha precisato Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte - e rappresentano un agevole punto di accesso per i cittadini e si integrano in modo complementare con il lavoro svolto dai medici di medicina generale e con l’offerta sanitaria per le patologie acute che ruota intorno agli ospedali e ai pronto soccorso. La Regione sta attuando il programma che prevede la realizzazione di 91 Case della comunità in Piemonte entro marzo 2026, con i fondi del PNRR. In questo contesto, la Casa della Comunità di Rivoli è un tassello rilevante anche per l’area metropolitana di Torino”.
“Le case di comunità stanno diventando realtà - dichiara Maurizio Marrone, Assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte - e sono pronte a rappresentare un beneficio per l’intera comunità. Mentre la sanità si organizza per strutturare il servizio nelle nuove sedi, anche le politiche sociali procedono spedite grazie all’approvazione della delibera sui Punti Unici di Accesso che ha messo a disposizione dei consorzi le risorse necessarie ad assumere oltre 36 nuovi assistenti sociali che rappresenteranno la prima linea di intervento per l’integrazione socio sanitaria all’interno delle Case di comunità”.
“L'inaugurazione della Casa di Comunità segna un momento significativo per la nostra città e per l'intero territorio” dichiara Alessandro Errigo, Sindaco di Rivoli. “Un percorso nato più di 6 anni fa che oggi vede raggiungere l’obiettivo anche se attraverso qualche ostacolo. Insediarsi all’interno del Palazzo Comunale vuol dire riconoscere l’importanza della restituzione ai cittadini di un punto di riferimento sanitario centrale, dopo la chiusura del poliambulatorio di via Piave.
Ora, con l’avvio delle attività della Casa di Comunità, abbiamo l’opportunità di mettere la salute dei cittadini al centro dei processi decisionali. Come Amministrazione ringraziamo l’AslTO3 e continueremo a collaborare per far tornare i servizi specialistici sul territorio come è giusto che sia per i 60 mila utenti di riferimento che si trovano nelle zone di Rivoli, Rosta e Villarbasse che al momento sono costretti ad effettuare gran parte delle prestazioni presso altri ambulatori”.
L’edificio e l’accessibilità
La sede della casa di Comunità si trova in corso Francia, 98, in uno stabile di proprietà del Comune di Rivoli, concesso in comodato d’uso all’AslTo3, che si trova su un lato del palazzo del Municipio.
La casa di Comunità è ben segnalata in corso Francia, per favorirne l’individuazione da parte del pubblico, grazie a un intervento del Comune di Rivoli sulla segnaletica. A disposizione dell’utenza e dei dipendenti sempre il Comune ha dedicato un’area di parcheggio prospiciente l’ingresso della struttura.
I pazienti vengono indirizzati ai servizi della casa di comunità dal proprio medico di medicina generale, pediatra nel caso di minori, o dal medico specialista. Ma possono rivolgersi alla struttura anche in autonomia per richieste di salute non urgenti.
La Casa di Comunità e il PNRR
Le Case di Comunità sono il nodo fondamentale della riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali previsti dal PNRR “Italia Domani” – Missione 6 Salute – NEXT Generation EU. Sono Il punto di riferimento continuativo della popolazione per la promozione, la prevenzione della salute e la presa in carico delle cronicità. Offrono i servizi di assistenza primaria e i servizi di specialistica e diagnostica di base.
Il piano di riorganizzazione delle cure territoriali del PNRR prevede sul territorio dell’Asl To3: 6 COT – Centrali Operative Territoriali, già tutte operative, una per distretto (Collegno, Venaria Orbassano, Avigliana, Susa, Pinerolo), più una presso l’Ospedale di Susa; 4 Ospedali di Comunità (Giaveno, Pomaretto, Torre Pellice e Venaria); 11 Case di Comunità (Alpignano, Avigliana, Cavour, Collegno, Grugliasco, Orbassano, Rivoli, Susa, Torre Pellice, Venaria Reale e Vigone) più la dodicesima ad Oulx, finanziata con fondi ex art.20 L. 67/88.