Torino "invasa" quest'estate dalla tingide del platano. Complice le piogge abbondanti e le elevate temperature, si è registrato un aumento elevato della presenza di questo insetto che hanno infestato alcune abitazioni: all'oratorio del Valdocco ai bimbi del centro estivo è stato impedito di usare l'area giochi perché collocata sotto un albero pieno di parassiti.
Nessun pericolo per l'uomo
Questi insetti non sono pericolosi per l'uomo, cioè non pungono né possono creare irritazioni, ma causano oggettivo fastidio. Le tingidi poi, attraverso la produzione di melata, provocano l'ingiallimento delle foglie e l'indebolimento del platano.
Un problema che il Comune intende affrontare in modo deciso, come chiarito dall'assessore al Verde Francesco Tresso, su sollecitazione del vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao.
"Stiamo procedendo - ha spiegato l'esponente della giunta - a costruire una campagna di monitoraggio per la prossima stagione, mirata e su basi scientifiche ed in collaborazione con l'Università di Torino, abbinata ad una valutazione delle opzioni di intervento e/o di mitigazione del disagio".
Il trattamento
Attualmente l'unico trattamento efficace è quello per via endoterapica, che consiste nell'iniettare direttamente nel tronco della pianta l'insetticida. Una soluzione che però può avere effetti negativi sugli altri insetti. Il percorso di intervento verrà definito entro l'inverno con il supporto dell'Università, sulla falsariga di quanto fatto per la cimice dell'olmo, ma con la consapevolezza che la popolazione di platani è decisamente più abbondante e diffusa.
Torino poi si sta confrontando con le altre grandi città italiane sulle migliori soluzioni, che siano meno impattante sulla salute dell`uomo e delle piante. "La situazione insetti in città - ha replicato Firrao - va analizzata e va fatta una prevenzione adeguata".