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Sanità | 03 febbraio 2025, 08:00

Sanità e liste d'attesa, per 6 torinesi su 10 la soluzione è la collaborazione pubblico-privato

I risultati di un interessante studio condotto dall’Osservatorio Sanità di UniSalute: la maggioranza degli intervistati teme che il sistema pubblico non riuscirà a rispondere ai loro bisogni in futuro. Ma 3 su 4 lamentano un aumento dei costi della sanità privata

Sanità e liste d'attesa, per 6 torinesi su 10 la soluzione è la collaborazione pubblico-privato

Sanità e liste d'attesa, per 6 torinesi su 10 la soluzione è la collaborazione pubblico-privato

Una maggior collaborazione tra pubblico e privato potrebbe migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario italiano, mitigando la crisi in cui si trova: è l’opinione condivisa da sei torinesi su dieci, secondo quanto emerge dall’ultima indagine sul tema dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, svolto insieme all’istituto di ricerca Nomisma.

Collaborazione tra pubblico e privato

Di fronte all’allungarsi delle liste di attesa e alle difficoltà di accesso ai servizi sanitari pubblici, il 61% degli intervistati ritiene che l’integrazione della sanità privata con il SSN possa alleviare la pressione sulla sanità pubblica, in un contesto in cui il 29% dei torinesi pensa che in futuro il sistema pubblico non risponderà in alcun modo ai suoi bisogni in fatto di salute, e il 64% ritiene potrà farlo solo in parte.

Già oggi per molti controlli la tendenza è quella di rivolgersi direttamente al privato: dall’indagine emerge a Torino che gli esami più spesso svolti privatamente, o comunque in convenzione, sono le visite odontoiatriche (98%), gli esami della vista (82%), le visite dermatologiche (68%) e i test dell’udito (64%). Anche la maggioranza delle visite ginecologiche (74%) viene effettuata privatamente o in convenzione. Nonostante ciò, solo il 29% del campione pensa sia necessario differenziare le prestazioni offerte da SSN e sanità privata, segno che i torinesi credono sia comunque importante garantire equità e uniformità di accesso ai servizi.

Timori per l'incremento dei costi 

motivi del ricorso alla sanità privata sono riconducibili principalmente al superare il problema delle liste di attesa: i tempi di attesa ridotti sono infatti la ragione principale (69%), seguiti da una maggior facilità nella prenotazione (31%) e da una più ampia disponibilità di date e orari (30%). La maggior qualità del servizio, invece, è citata solo da una minoranza del campione (11%).

D’altro canto, anche se quasi due torinesi su tre (64%) si dicono soddisfatti delle cure ricevute, la maggioranza (73%) riscontra un aumento dei costi nella sanità privata rispetto a prima della pandemia, e secondo il 35% anche in ambito privato si sono allungati i tempi di attesa, a evidenziare come le criticità non siano esclusivamente circoscritte al settore pubblico, ma investano l'intero panorama dell'assistenza sanitaria.

Massimo De Marzi

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