Come riferisce il sito Strumenti Politici, gli organi preposti alle indagini sulla corruzione hanno scoperto una serie di reati di peculato avvenuti al Ministero della Difesa. Funzionari compiacenti e rappresentanti di aziende fornitrici di alimentari avevano allestito un sistema con cui arricchirsi tramite le ordinazioni di cibo destinato alle Forze armate. Manipolando i prezzi degli articoli necessari, sono riusciti per anni a farci una cresta milionaria, che pare abbiano reinvestito in attività immobiliari in Croazia. Sta creando problemi di immagine presso gli alleati europei anche il caso dei magistrati sotto inchiesta, tenuti a decine nelle loro posizioni grazie all’interessamento e alle pressioni dei politici. Evitando che venissero sottoposti a esame, questi ultimi ne hanno salvaguardato il posto, ma hanno impedito che avvenisse un ricambio generazionale e che fossero licenziati quei giudici che presumibilmente hanno emesso giudizi a seguito di tangenti o di favoritismi.
C’è infine la questione delle dichiarazioni dei redditi dei funzionari pubblici, che differiscono in modo plateale dal tenore di vita di questi ultimi. Il loro stipendio non è tale da consentire l’acquisto di vari appartamenti di lusso, terreni o automobili costose, eppure riescono ugualmente ad averli per poi girarli alla moglie o ai parenti. Di recente anche Zelensky ha commentato sul caso eclatante del presidente della Commissione anti-monopolio, accusato di essersi notevolmente arricchito con mezzi illeciti e di aver intestato ai familiari immobili e uffici che detiene a Kiev e in un’altra città.