Da Roma si apre uno spiraglio sul destino della Lear, la multinazionale che ha il suo stabilimento a Grugliasco e nubi scure sul futuro (immediato). Potrebbe infatti esserci un nuovo compratore potenziale, interessato a rilevare e investire sulla fabbrica di corso Allamano. "Oggi al ministero delle Imprese e del Made in Italy la direzione di Lear ci ha informati della presenza di un investitore interessato al sito di Torino", dicono i rappresentanti di Fim, Fiom e UIlm. "Tuttavia tale interessamento non solo è ancora da confermare, ma non riguarderebbe in ogni caso l’intera forza lavoro".
Tra quel che resta di Maserati e nuova cassa
"Anche per questo - continuano i sindacati - abbiamo chiesto di mantenere a Torino la produzione, seppur ridotta, dei sedili per la sportiva Maserati, di aprire una procedura di uscite volontarie incentivate con importi congrui, nonché di iniziare a verificare la disponibilità di ammortizzatori sociali per il prossimo anno".
Prossimo appuntamento il 22 luglio
Il Mimit, fanno sapere Fim, Fiom e Uilm, "ha fissato il prossimo appuntamento per il 22 luglio, ma ci ha anche informato che nel frattempo sono in corso interlocuzioni con Stellantis nell’ambito generale del tavolo istituzionale automotive con specifico riguardo alla situazione drammatica dell’indotto".
"Si tratta di ipotesi tutte da verificare, è ovvio che per quanto ci riguarda non consideriamo un'ipotesi come una soluzione. La valuteremo quando sarà verificata, magari già il prossimo 22 luglio - sottolinea Rocco Cutrì, segretario generale Fim Cisl -. Ci sono 375 lavoratori coinvolti e questo ci impone cautela. Certamente, l'ipotesi di avere più soluzioni sul tavolo sarebbe la migliore: una industriale, una legata a incentivi all'esodo e così via. Ci speriamo, mi par che la sensibilità da parte delle istituzioni ci sia tutta. Vediamo se da qui a luglio avremo la situazione più chiara".
Si tratta, in ogni caso, di una novità rispetto al passato, quando le ipotesi di reindustrializzazioni prima spuntate erano poi tramontate. "Si tratta di un'interlocuzione nuova, in fase di approfondimento. Se questa ha un po' di fondamento, ci dà speranza".