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Eventi | 12 giugno 2025, 13:59

Una serata per scoprire il lupo, contro gli stereotipi

Appuntamento domani a Pinerolo con la Lac e la guardia venatoria Beppe Castelli

Una serata per scoprire il lupo, contro gli stereotipi

“Quando si parla di lupi si creano sempre due grandi schieramenti contrapposti, è un tema molto divisivo, ci sono i protezionisti e c’è chi invece vuole ridurre la tutela. Sicuramente la presenza del lupo va gestita ma non deve essere vista necessariamente come un problema” Davide Pistone, responsabile della sezione pinerolese della Lac (Lega Abolizione Caccia) inquadra così un tema controverso, che sarà al centro dell’incontro di domani, venerdì 13 giugno.

L’appuntamento è alle 20,45 in via Silvio Pellico 19. Ingresso libero.

A condurre la serata ci sarà il relatore Beppe Castelli, guardia venatoria volontaria e socio Lac, nonché attivista del progetto europeo di monitoraggio Life WolfAlps. Nel corso dell’incontro racconterà come viene condotto il monitoraggio dei lupi e la ricerca sul territorio, a partire dai transetti: un censimento basato sul conteggio delle tracce lungo percorsi fissi, per stimare l’andamento della popolazione.

“La mia passione per i lupi nasce nel 2010, quando per caso mi sono imbattuto in un articolo che cercava volontari per il primo progetto di ricerca del lupo della Regione. Da lì ho preso parte a vari programmi, tra cui il monitoraggio Life WolfAlps dove ho imparato a seguire le tracce a ritroso per non spaventare il lupo, a distinguere le sue impronte da quelle di un cane e a riconoscere le fatte dall’odore” racconta Castelli che negli anni ha raccolto tracce dalla Val di Susa alla Valle di Lanzo ma anche nel Pinerolese, come in Val Germanasca, Val Pellice e Val Chisone.

Il progetto europeo Life WolfAlps si è concluso lo scorso anno, attestando una stima di circa 3.500 lupi in Italia e 900 in Piemonte.

“C’è chi pensa che i lupi siano troppi, senza sapere che questi animali regolano il proprio territorio, dai 100 km² ai 450 km², a seconda della densità delle prede. Un esempio positivo è quello del Parco dell'Orsiera Rocciavrè, dove la presenza di lupi ha aiutato a controllare la popolazione di ungulati (750 cervi, ndr), che danneggiavano la vegetazione” approfondisce il relatore.

Recentemente in Europa la protezione del lupo è stata declassata da specie ‘particolarmente protetta’ a ‘protetta’, con questo declassamento la Lac teme che si possa aprire la strada a interventi di controllo, come gli abbattimenti mirati.

“Gli abbattimenti sono soluzioni semplici che spesso non risolvono il problema a lungo termine” sottolinea Pistone.

Durante la serata saranno proiettate le foto a cura di Beppe Castelli e si affronteranno tutti gli stereotipi che gravitano attorno al lupo, tra questi la reintroduzione forzata della specie sul territorio: “Il lupo si è ridiffuso naturalmente in Italia, la sua ripopolazione è stata favorita dalla tutela legale e dall'aumento della copertura forestale, specialmente dopo la seconda guerra mondiale” indica Pistone. Mentre Beppe Castelli aggiunge: “Sono tornati con le loro zampe. A dimostrare la loro capacità di spostamento c’è l’eclatante esempio del lupo incidentato e curato a Bologna che liberato con un radiocollare, ha percorso 1000 km, passando per Cuneo fino ad arrivare in Francia nel Parco Nazionale del Mercantour”.

Asia Morosinotto

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