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Economia e lavoro | 13 giugno 2025, 09:15

Una vita in divisa esposto all’amianto: condanna al Ministero della Difesa per un sottufficiale morto per mesotelioma

Una vita in divisa esposto all’amianto: condanna al Ministero della Difesa per un sottufficiale morto per mesotelioma

Un nuovo caso di morte per esposizione all’amianto scuote le Forze Armate italiane, già fortemente colpite dall’epidemia di patologie asbesto correlate. Il Tar del Lazio ha condannato il Ministero della Difesa al pagamento di 200.000 euro a titolo di risarcimento danni in favore della famiglia di U.G., sottufficiale della Marina Militare, scomparso a causa di un mesotelioma pleurico contratto durante il servizio.

Il servizio svolto dal Sottoufficiale della Marina Militare

Per quasi quarant’anni, U.G. ha prestato servizio a bordo di numerose unità navali, tra cui Nave Palinuro, Carabiniere, Artigliere, Stromboli, Tanaro, Doria. I periodi di imbarco si sono alternati con quelli di servizio nelle diverse basi arsenalizie come Mariscuola Taranto, Venezia e Maridist Ostia. Per tutto il periodo di lavoro, il Sottoufficiale della Marina Militare è stato costantemente esposto ad amianto e ad altre sostanze cancerogene, non essendo stato provvisto degli adeguati dispositivi di protezione e prevenzione, oltreché a non aver ricevuto informazione e formazione sul rischio amianto ed altri cancerogeni.

Dalla diagnosi di mesotelioma al ricorso giudiziario

La diagnosi di mesotelioma per U.G. è giunta nel 2018, segnando l’inizio del drammatico destino che lo ha condotto alla morte, all’età di 81 anni. Solo un anno dopo, nel 2019, la malattia del militare della Marina Militare è stata formalmente riconosciuta come dipendente da causa di servizio. E successivamente, nel 2022, il Ministero della Difesa ha emesso il decreto di equiparazione a vittima del dovere.

Durante la sua lunga carriera militare, U.G. si era distinto per dedizione e merito: era stato insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana nel 1960, e successivamente aveva ricevuto la Croce d’Oro di anzianità di servizio, con e senza stelletta. Ma nulla sono valsi i riconoscimenti, quando si è trattato di fronteggiare gli effetti letali dell’amianto.

A rappresentare la famiglia nella vicenda giudiziale è stato l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha promosso il ricorso innanzi il Tar del Lazio. Il Tribunale, dopo l’istruttoria, ha accolto integralmente le richieste della vedova e del figlio, riconoscendo il danno “iure hereditario, trasmissibile agli eredi, oltre alla responsabilità diretta dell’Amministrazione militare con conseguente condanna nei confronti di quest’ultima. “Un altro valoroso difensore della Patria stroncato dall’amianto – dichiara l’Avv. Bonanni – I numeri purtroppo parlano chiaro: i casi di decesso tra i militari della Marina continuano a crescere, confermando i dati epidemiologici allarmanti”.

L’ONA prosegue la lotta contro l’amianto e tutti gli altri cancerogeni 

Prosegue la missione dell’Osservatorio Nazionale Amianto - ONA APS non solo contro l’amianto, ma anche contro tutti gli altri cancerogeni potenzialmente pericolosi per la salute umana, sottolineando l’importanza della prevenzione e sicurezza sul lavoro, nel settore pubblico e privato.

L’emergenza amianto, infatti, permane soprattutto nel settore delle Forze Armate, che si aggiunge a quella relativa all’uranio impoverito. Sono tanti, infatti, gli uomini in divisa, alcuni dei quali inviati in missioni di pace, specie nel territorio balcanico, che hanno contratto patologie anche gravi. Risulta quindi essenziale il ruolo di tutela svolto dall’ONA, in sinergia con l’Osservatorio Vittime del Dovere, guidato sempre dall’Avv. Ezio Bonanni. 

L’ONA ha costituito un team che promuove un approccio interdisciplinare, grazie alla collaborazione di medici legali, criminologi, tecnici, al fine di supportare l’azione legale di tutela per tutte le vittime e i loro familiari. Queste vittime hanno diritto al riconoscimento della causa di servizio e al risarcimento danni, come pure al riconoscimento dello status di vittima del dovere.

L’Osservatorio Nazionale Amianto offre consulenza medica e legale a cui è possibile accedere contattando il numero verde 800 034 294

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