In un mondo che corre dietro a trimestri finanziari, indici di volatilità e flussi di capitale, Guido DeCarli lancia un messaggio controcorrente: “La vera ricchezza è la stabilità emotiva. Il resto è solo oscillazione.”
Sembra una provocazione. È un principio sistemico. Perché, come spiega nel suo libro Leadership oltre le barriere, l’economia è fatta di persone, e le persone sono sistemi emotivi prima ancora che produttivi.
Questa frase potrebbe bastare per capovolgere decenni di managerialismo tecnocratico. Ma DeCarli non si ferma alla diagnosi. Costruisce una teoria coerente, fondata su osservazione empirica, esperienza sul campo e una profonda riflessione antropologica.
“Le organizzazioni che si reggono solo sulla pressione del risultato sono come palazzi costruiti sul vuoto: prima o poi crollano.”
E infatti crollano. Lo vediamo ogni giorno: talenti in fuga, burnout normalizzati, reputazioni aziendali erose da culture tossiche. A tutto questo DeCarli risponde con un concetto nuovo: l’economia emotiva della leadership.
Non si tratta di soft skill o benefit aziendali. Si tratta di fondare l’impresa su una infrastruttura invisibile fatta di coerenza, fiducia, risonanza, autocontrollo. Valori che non entrano nel budget, ma lo sostengono.
“Lo so, è fastidioso sentirlo. Ma è proprio qui che si gioca tutto.”
La vera innovazione non sta nell’ultimo tool gestionale. Sta nel modo in cui i leader regolano le proprie emozioni e impattano quelle dei loro team. È una rivoluzione silenziosa, ma profonda. Che sposta il focus da quanto produco a cosa generano le mie azioni sul sistema umano che coordino.
DeCarli introduce sei meta-attitudini: integrità, energia, autocontrollo, presenza, intelligenza realizzativa e autoevoluzione. Sembrano parole da manuale etico. Ma sono, nella sua visione, gli unici anticorpi efficaci contro l’instabilità sistemica che minaccia le aziende dall’interno.
L’analogia è potente: “Gestire un’azienda senza meta-attitudini è come cercare di costruire un ponte su un terreno franoso. Ogni sforzo strutturale sarà vano se manca la solidità profonda.”
Questa logica cambia tutto. Perché mette in discussione non solo i modelli organizzativi, ma anche le metriche di successo. Non è più sufficiente far crescere i numeri. Bisogna far fiorire i contesti. Bisogna generare economie relazionali, climi emotivi sani, leadership che producono sicurezza, non ansia.
Chi legge Il Domani sa bene che i problemi di oggi non si risolvono con le soluzioni di ieri. E che i paradigmi fondati su pressione, controllo e prestazione lineare stanno collassando. L’unico modo per pensare il futuro è iniziare a coltivare stati interiori stabili nei decisori.
“Un’organizzazione non potrà mai essere più stabile del suo vertice. E se il leader è instabile, tutto il sistema entra in risonanza con quella instabilità.”
La cultura aziendale diventa così una funzione diretta del clima emotivo generato da chi guida. Ed è proprio qui che Leadership oltre le barriere diventa un libro essenziale: non perché dia risposte facili, ma perché pone le domande giuste.
Per esempio: qual è il costo emotivo del profitto instabile? Quante decisioni vengono prese in stato di iperattivazione nervosa? Quanto pesa, sul bilancio aziendale, la perdita di fiducia interna?
Domande che suonano fuori contesto in un CDA. Eppure sono quelle che determineranno la longevità reale delle organizzazioni del futuro.
“Abbiamo imparato a leggere il mercato. Ma non abbiamo ancora imparato a leggere l’essere umano.”
DeCarli non si limita a criticare. Offre strumenti. Approcci. Mappe interiori. Il suo libro è una guida per chi vuole costruire non solo imprese di successo, ma sistemi vitali sostenibili. Dove la cultura della performance non uccide quella del sentire. E dove la leadership non è più dominio, ma relazione.
In tempi in cui l’intelligenza artificiale promette di ottimizzare tutto, DeCarli rilancia sull’unico ambito non automatizzabile: la stabilità emotiva di chi prende decisioni. È questa la vera intelligenza strategica. Quella che non si misura in bit, ma in impatto umano.
Per questo, Leadership oltre le barriere non è solo un libro per manager. È un testo per chiunque abbia a che fare con il potere: CEO, dirigenti, amministratori, ma anche educatori, formatori, genitori. Perché il potere è ovunque, e ovunque deve essere risanato.
L’economia che verrà non avrà più bisogno di leader carismatici. Avrà bisogno di leader coerenti. Presenti. Emotivamente competenti. È questo il paradigma che Il Domani ha il dovere di raccontare.
Il libro è disponibile su: https://www.guidodecarli.coach/libri/
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