La calura di questi giorni rende particolarmente piacevole, specie la sera, cenare sotto una topia, e cioè la pergola di viti sotto cui, nelle cascine piemontesi, in passato si cercava frescura e ristoro nei giorni in cui il caldo era più intenso. Le topie legate al mondo della ristorazione torinese stanno però via via estinguendosi, spesso sostituite da più evoluti e comodi gazebi o pergolati in legno, alluminio o acciaio.
Il fascino della topia autentica tuttavia resta intatto ed è per questo che, attraverso alcuni articoli, vi suggerirò qualche trattoria/ristorante dove cenare sotto questa struttura quasi naturale, lasciandosi pervadere dall’eco di sensazioni remote. Cominciate col provare l’Enoteca 325 di Rivoli, senza però fermarvi nella grande sala in cui tavoli e arredamento evocano le piole d’un tempo. Andate oltre e accomodatevi a uno dei tavoli in ferro e legno collocati sulla ghiaia di un cortiletto. Alzate gli occhi e dalla topia sopra di voi vedrete pendere verdi grappoli di uva fragola i cui acini sembrano procedere decisi verso una pur non vicina maturazione. Sarà qui che, avvolti da una piacevole frescura, potrete gustare piatti dai quali a traspirare sono essenzialità e coraggio.
Un menu perfettamente coerente con la stagione
La proposta estiva di Enoteca 325, pur nella sua apparente semplicità, è improntata alla freschezza, all’essenzialità e al coraggio. Coraggio soprattutto, visto che le ottime materie prime vengono trattate in modo da non attutirne il sapore originario, facendolo al contrario esplodere al palato in tutta la sua pienezza. Il mio inizio è uno straordinario piatto di Carne cruda con bagna freida, una variante della bagna cauda che, rifinita con una punta di limone, dà alla carne un’impronta di piacevole freschezza. Chi mi accompagna sceglie invece le Acciughe rosse di Spagna e burro di cascina: un amalgama perfetto e suadente, nel quale la sapida forza dell’acciuga si sposa appieno con la morbida avvolgenza del burro. Ad alterare leggermente la magia del piatto la durezza eccessiva del crostino sottostante, la cui consistenza a mio parere andrebbe ripensato. Intenso e potente il gusto impresso dal burro e dalla salvia ai morbidi Agnolottini del plin, il cui ripieno di formaggio fresco non appare – fortunatamente – per nulla trattenuto, stabilendo un inconsueto equilibrio tra forza e delicatezza. Ad incantarmi poi è il Carpione misto: vitello, uovo e zucchine: la consistenza della panatura della carne, la morbidezza appena oltre la liquidità del tuorlo dell’uovo e infine la freschezza della verdura rivelano una riuscita attenzione volta a far emergere dall’aceto dosato con sapienza il gusto specifico di ciascun componente del piatto. Chiudo il mio percorso con il Bonet della nonna: finalmente declinato in una versione non “budinosa” e rispettosa degli ingredienti e dei gusti tradizionali di questo dolce.
Mai perdere di vista il nome
Al di là della qualità dei piatti, non dimenticate che – come dice il nome stesso – siete in un’enoteca. Ed è un’enoteca di quelle serie, con una carta dei vini ampia, ben strutturata, capace di spaziare con intelligenza anche a livello internazionale, attenta alle bollicine sia italiane che estere, con un ricarico onesto e le giuste proposte a bicchiere per chi non vuole sfidare la restrittiva normativa del palloncino. Il servizio poi, al di là della professionalità e gentilezza, appare capace di spiegare i piatti e la loro storia, rispondendo peraltro con competenza alle domande dei clienti e tenendo brillantemente testa anche alle loro osservazioni rispetto alle portate servita. Gia! Poi ci sarebbe anche il 325. Ma la storia – perché di una storia autentica si tratta! – diventerebbe troppo lunga. Andate all’enoteca e, mangiando sotto la topia un buon piatto accompagnato da un fresco calice di vino, fatevela raccontare.
Tipologia locale: Enoteca/Trattoria
Indirizzo: Vicolo san Lorenzo, 1 – Torino
Sito web: www.enoteca325.it
Prezzo: Antipasti (8-14€), Pietanze (12-16€), Formaggi (13€), Dessert (6-8€), Coperto e servizio (2 € - 5€ per gli astemi!)
Ultima visita: giugno 2025
Sensazioni al volo: topia autentica, cucina capace di valorizzare coraggiosamente le materie prime senza attutirne il sapore, servizio competente e in grado di interloquire cordialmente col cliente, carta dei vini che tiene testa a quella di ristoranti blasonati. Bravi!