Settembre, tempo di raccolta, ma anche di controlli. Nei giorni scorsi i carabinieri della Compagnia di Pinerolo, insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Torino e al personale tecnico dell’Ispettorato dell’Area Metropolitana, hanno svolto una serie di verifiche nelle aziende agricole del territorio, settore considerato a rischio per sfruttamento e lavoro irregolare.
Le ispezioni hanno riguardato due aziende frutticole, una a Bibiana e una a Cavour, nel pieno della campagna di raccolta di mele e pere. A Bibiana, i militari hanno riscontrato la presenza di un lavoratore “in nero”, mai comunicato al Centro per l’impiego, oltre alla mancata visita medica e alla totale assenza di formazione obbligatoria.
A Cavour, invece, sono stati verificati dodici rapporti di lavoro: cinque dipendenti non avevano ricevuto formazione e informazione adeguata. Per entrambe le aziende sono scattati i provvedimenti prescrittivi per regolarizzare le posizioni e sanzioni per un totale di circa 7.000 euro. I due titolari sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria.
L’attività rientra nei controlli mirati al contrasto del lavoro irregolare in agricoltura, che in questa stagione raggiunge i picchi più alti.
Sui controlli effettuati dai carabinieri nel Pinerolose, si è espressa anche la vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino. "Il Piemonte non può e non deve tollerare zone d’ombra - spiega Chiorino -. La lotta al caporalato e a ogni forma di sfruttamento è una battaglia di civiltà che come Regione portiamo e porteremo avanti senza alcun compromesso. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri per il lavoro prezioso che ogni giorno garantisce legalità e sicurezza. Solo così possiamo difendere la dignità dei lavoratori e tutelare le imprese sane che rispettano le regole e fanno grande il nostro territorio e la nostra Nazione".
I provvedimenti a carico dei soggetti citati sono stati emessi durante le indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza.