“Dietro i cortei c’è una regia politica antagonista ed anarchica che prova a soffiare su situazioni di fragilità, reclutando così una massa critica di persone”, tra i quali molti studenti e ragazzi di origine straniera. Così il sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto sulle devastazioni causate ieri dalle proteste Pro Pal a Torino, dopo aver partecipato questa mattina ad una riunione urgente del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Le devastazioni
Da Leonardo - dove nel primo pomeriggio i manifestanti hanno lanciato pietre e petardi nel piazzale, danneggiando le auto dei dipendenti - fino alla sera dove sono state rovinate le strutture di Portici di Carta, oggi il capoluogo fa la conta dei danni. A cui si sommano anche quelli delle OGR di venerdì sera, dove i Pro Pal hanno forzato gli ingressi, rovesciato tavoli, sedie e fatto pesanti atti vandalici nelle sale delle Officine Grandi Riparazioni.
"Condanno fatti violenti"
Le cifre non sono ancora note, ma sicuramente si tratta di diverse migliaia di euro. E sui danneggiamenti il sindaco è netto: “Prendo le distanze e condanno senza appello i fatti violenti perpetrati nella nostra città da qualche centinaio di antagonisti, che nulla hanno a che spartire con la causa palestinese e delle migliaia di persone che hanno sfilato pacificamente".
E sullo sciopero generale, che ha portato per le strade di Torino oltre 50mila persone, Lo Russo ha detto: "Voglio ringraziare i cittadini: erano molto anni che a Torino non si vedeva una mobilitazione di piazza così grossa, che fosse in grado di coagulare attorno ad questione importante così tante persone. Questo nel pieno rispetto delle regole e del diritto costituzionale".
"Regia dei disordini non è dentro Aska"
“Gli antagonisti – ha poi aggiunto – rovinano Torino ed indeboliscono la causa palestinese”. Persone che il primo cittadino auspica “siano perseguite in maniera individuale” dalle forze di polizia. A poche ore dalle devastazione l'assessore regionale Maurizio Marrone è tornato ad incalzare la Città sul patto di collaborazione su Askatasuna, che punta a recuperare l'ex centro sociale ed aprirlo così ai torinesi.
"Non credo - ha replicato Lo Russo - che la regia dei disordini sia dentro l'immobile di corso Regina Margherita, che è stato restituito al Comune. Il percorso istituzionale prosegue secondo il cronoprogramma: non è il luogo fisico in sé che va ai cortei, così come si risolve il problema dell'antagonismo se non recuperiamo Askatasuna".
"Serve risposta istituzionale corale"
Ed in modo unitario sindaco, insieme al Prefetto e Questore “hanno concordato sulla necessità di una risposta istituzionale decisa e corale, a tutti i livelli, nei confronti di quanti si sono resi protagonisti di comportamenti inaccettabili ai danni delle Forze di Polizia e della città, speculando con finalità violente qualsiasi movimento di protesta”.