“Vi chiedo una cortesia e una ‘gentilezza’, da cittadino, da artista, da persona che ha sempre creduto nel potere delle maschere: non riducete Gianduja a un colore politico. Gianduja non è bandiera di parte. Gianduja è inclusione, ironia, umanità. Gianduja è la globalità delle persone, non la divisione”. Lo sfogo di Davide Gozzi, sul profilo Facebook di ‘Gianduja – Pinerolo’, figura che impersona da anni, ha spinto il nuovo Team Vannacci fondato dalla pinerolese Ileana Ciancio a cambiare nome, lasciando stare quello della maschera carnevalesca.
La richiesta di Gozzi è stata condivisa anche dal torinese Beppe Lacchello, che è il Gianduja del Carlevé ’d Turin, città su cui il nuovo Team vuole lavorare.
E stamattina è stato ufficializzato il cambio nome: “Accogliendo la richiesta del signor Davide Gozzi che impersona il Gianduja nei nostri territori, il quale mi domanda pubblicamente, con estrema gentilezza e rispetto di non usare il nome, condividendo la sua volontà di aiutarlo a preservarne il significato profondo, quindi, abbiamo deciso di cambiare il nome al Team Vannacci: Pietro Micca” recita la nota diffusa poco fa da Ciancio.
Micca è stato un soldato minatore dell’esercito sabaudo tra il Seicento e il Settecento. Noto per aver perso la vita con un gesto eroico durante l’assedio francese di Torino, nella notte tra 29 e 30 agosto 1706.
“È un nome che incarna in sé i valori del dovere, del coraggio e dello spirito di sacrificio” conclude Ciancio.
Le polemiche sui nomi dei Team del generale europarlamentare e vicesegretario nazionale della Lega non sono nuove. Anche per il primo Team pinerolese, creato da Gianluca D’Aloia, c’erano state proteste per la scelta del nome ‘Edmondo De Amicis’, ma il gruppo non aveva fatto passi indietro.