Focolaio di tubercolosi allo Spazio Neruda di Torino. Occupato dal 2015, all'interno dello stabile di corso Ciriè 7 ci sarebbero tra i sei conclamati, tra cui alcuni minorenni. Al momento sono stati fatti esami per gruppi ad una quindicina di persone all'ospedale Amedeo di Savoia.
Lo Russo: "Non ho ricevuto segnalazione"
"Ad oggi - ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo - non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione formale o altro tipo di sollecitazione, né come Comune né come Città Metropolitana".
La situazione del Neruda è molto complessa: all'interno sono presenti tra le 100 e 150 persone, tra cui molti bambini. "Famiglie - ha spiegato il primo cittadino - e nuclei estremamente fragili. È una cosa monitorata, su cui c'è l'obiettivo del superamento dell'occupazione di quell' immobile, ma è del tutto evidente che quell' occupazione è legata alle fragilità sociali".
"Vorrei davvero - prosegue - che non venisse mescolata con altre occupazioni che hanno attinenze con iniziative politiche, che nulla hanno a che vedere con il Neruda".
Lega e FdI all'attacco
E proprio su quest'ultimo punto vanno all'attacco i partiti di destra dalla Lega a Fratelli d'Italia. Per il capogruppo regionale del Carroccio Fabrizio Ricca, che ha presentato interrogazioni urgenti alla Regione e al Comune affinché adottino misure urgenti per tutelare la salute pubblica, "si tratta di un contesto che per anni ha visto come inquilini gli abusivi dei centri sociali, Askatasuna in testa".
"Non è possibile che le strutture occupate - aggiunge Ricca - restino prive di controlli e non dobbiamo permettere che dall’illegalità, ormai dilagante a Torino complice una sinistra che strizza l’occhio ai centri sociali, possano nascere addirittura potenziali epidemie o pericoli sanitari per i cittadini".
Ancora più duro l'assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone: "L'amministrazione comunale proprietaria dell'immobile è responsabile di cosa succede là dentro, a partire dalla diffusione di un'epidemia che andrebbe avanti da mesi senza alcun controllo".
"Prima che sia troppo tardi intervenga Il sindaco Lo Russo perché non è giusto che siano i torinesi a pagare con la propria incolumità la tenuta della sua maggioranza e la recente radicalizzazione del PD” conclude l'esponente della giunta Cirio.