Giovedì 23 ottobre, all’aeroporto di Linate, l’Università di Torino ha accolto due dei tre studenti provenienti dai Territori Palestinesi, beneficiari delle borse di studio offerte dall’Ateneo nell’ambito del progetto IUPALS – Italian Universities for Palestinian Students, coordinato dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e condiviso con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme.
L’iniziativa, attiva per l’anno accademico 2025/2026, mira a sostenere il diritto allo studio e a rafforzare la cooperazione accademica tra Italia e Palestina, offrendo a giovani palestinesi la possibilità di completare un intero percorso universitario in Italia. A livello nazionale, il programma coinvolge oltre 35 università italiane e prevede circa cento borse di studio complessive.
Il progetto è coordinato dal delegato CRUI per la Cooperazione allo Sviluppo (Maurizio Oliviero, Rettore dell’Università degli Studi di Perugia) che ha anche guidato la delegazione in arrivo per il centro Sud. L’Università di Torino ha guidato la delegazione in arrivo per il nord Italia e partecipa all’iniziativa con tre borse di studio che consentono l’iscrizione ai corsi di studio di laurea triennale o magistrale ad accesso libero.
Il primo beneficiario, arrivato dalla Cisgiordania all'inizio di ottobre, si è immatricolato al corso di laurea magistrale in Area and Global Studies for International Cooperation del Dipartimento di Culture, Politica e Società (CPS). Gli altri due studenti, giunti da Gaza attraverso un corridoio universitario, hanno scelto percorsi di studio differenti: la studentessa frequenterà il corso di laurea triennale in Chimica e Tecnologie Chimiche, mentre lo studente seguirà il corso di laurea magistrale in Cooperazione Internazionale.
Ogni borsa, del valore annuo di 12.000 euro, copre tasse universitarie, spese di soggiorno (alloggio, vitto, trasporti) e supporto didattico-amministrativo (corso di lingua italiana, assistenza per il rilascio del permesso di soggiorno, per l’immatricolazione e per apertura del conto in banca, prestito di un laptop), garantendo un percorso di studio pienamente sostenibile. Gli studenti alloggeranno nelle residenze universitarie dell’EDISU Piemonte e potranno contare sul supporto del servizio di tutorato dell’Ateneo e dei servizi per studenti internazionali dell’Università di Torino, che li assisteranno nei primi passi della loro esperienza di studio e di vita nel capoluogo piemontese.
Grazie ad un accordo di collaborazione siglato con l’Ufficio Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e la Fondazione Collegio Carlo Alberto, sarà garantita la piena accoglienza e l’integrazione nel contesto cittadino, anche attraverso il reperimento di sostegni locali e altri servizi utili alla loro permanenza sul territorio.
La Pastorale Migranti offre il proprio spazio di ascolto, informazione, orientamento e facilitazione all’accesso ai servizi del territorio, sostenendo l’inclusione sociale dei beneficiari del progetto attraverso le proprie attività culturali e aggregative. La Fondazione Collegio Carlo Alberto integra le borse di studio attribuite da UniTo, con un contributo economico nella fase di accoglienza e insediamento degli studenti a Torino.
Il progetto si inserisce nel quadro degli impegni presi dal sistema universitario italiano a seguito dell’assemblea della CRUI del maggio 2024. In quell’occasione, rettrici e rettori ribadirono l'urgenza di raggiungere una pace stabile in Medio Oriente e sottolinearono il ruolo cruciale delle università nel promuovere l'apertura, il dialogo, l'approfondimento e la ricerca di soluzioni per una convivenza pacifica.
“Accogliere studentesse e studenti provenienti dai Territori Palestinesi significa ribadire con forza che il diritto allo studio è un diritto universale, che non conosce confini né appartenenze. L’Università di Torino vuole essere una casa aperta, un luogo di pace e di conoscenza condivisa, dove le persone possano trovare opportunità di crescita anche nei momenti più difficili. Iniziative come IUPALS testimoniano il ruolo che le università possono e devono avere nel costruire ponti di cooperazione, dialogo e speranza”, ha dichiarato la Rettrice dell’Università di Torino Cristina Prandi.
Questa iniziativa si inserisce nel percorso già consolidato da parte dell’Ateneo a sostegno di studenti e studentesse provenienti da contesti di fragilità. Dal 2021 UniTo fa parte della rete internazionale Scholars at Risk (SAR) e ha attivato numerose iniziative per offrire supporto concreto alle comunità accademiche colpite dalle crisi in Afghanistan e in Ucraina. Attraverso bandi dedicati e borse di ricerca, l’Università di Torino ha permesso a studiose e studiosi rifugiati di continuare il proprio percorso accademico in un ambiente sicuro e inclusivo e dal 2025 ha attivato sostegni economici in favore dei propri studenti iscritti provenienti da Paesi in guerra. L’Ateneo partecipa inoltre al progetto UNICORE – Corridoi universitari dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che accoglie studenti dall’Africa, offrendo loro la possibilità di proseguire gli studi magistrali e costruire un futuro accademico in Italia.














