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Cultura e spettacoli | 07 novembre 2025, 15:26

Stefano di Polito al 43° TFF: il regista torinese in concorso con "Nel blu dipinto di rosso"

In gara nella sezione Documentari, la pellicola racconta la storia del collettivo Cantacronache

Stefano di Polito al 43° TFF: il regista torinese in concorso con "Nel blu dipinto di rosso"

In occasione della 43^ edizione del Torino Film Festival,  sarà presentato in Concorso Internazionale Documentari, il Film del regista torinese Stefano Di Polito “Nel blu dipinti di rosso”, prodotto da Magda Film.

Ci sono storie che non si conoscono, anche se hanno influenzato profondamente la nostra vita. Una di queste è quella dei Cantacronache, un collettivo torinese di musicisti, letterati e poeti, a cui si deve la nascita del cantautorato italiano. I Cantacronache, dal 1958 al 1962, pubblicarono, per primi in Italia, dischi e riviste teoriche per proporre una “canzone neorealista”, in contrapposizione alla canzonetta di Sanremo, in grado di narrare i fatti di cronaca e di natura esistenziale. Si esibirono per la prima volta a Torino il 3 maggio del 1958 sul palco dell'Unione Culturale a Palazzo Carignano, proponendo "13 canzoni 13" destinate a cambiare la storia della musica.

Tra gli autori Italo Calvino, Franco Fortini, Giorgio De Maria, Emilio Jona e, tra i compositori Sergio Liberovici, Michele Straniero e Fausto Amodei. Ed è da queste figure centrali della
cultura del dopoguerra che nasce e si sviluppa il progetto audiovisivo di Stefano Di Polito.

“Nel mio documentario - spiega il regista - a raccontare, straordinariamente, questa storia è la voce diretta di due dei protagonisti di allora, Emilio Jona e Fausto Amodei, il primo è stato il teorico del gruppo, il secondo l’interprete dei brani di maggiore successo. Le loro canzoni ancora oggi risuonano urgenti e contemporanee. Riscoprire l’esperienza dei Cantacronache ci invita ad esistere nella vita reale, a rifuggire dalle distrazioni, a denunciare le contraddizioni che ci rendono infelici, a costruire il mondo che desideriamo
con poesia, speranza e senso dell'umanità”.

Oggi, a distanza di quasi 70 anni, il Film riporta alla luce questa eredità dimenticata attraverso testimonianze e registrazioni d’epoca. Il titolo stesso del documentario riprende quello di un articolo pubblicato sulla rivista “Lo Specchio” il 1° giugno del 1958, dopo un concerto a Roma.

Il film sarà proiettato al Cinema Romano giovedì 27 novembre alle ore 18.30, venerdì 28 novembre alle ore 19.45 e sabato 29 novembre alle ore 17.30. 

comunicato stampa

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