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Attualità | 09 novembre 2025, 07:15

Si alza il sipario sulle Atp Finals: tutti aspettano l'ennesima sfida Sinner-Alcaraz

Lo spagnolo debutta nel pomeriggio contro De Minaur, in serata tocca a Zverev e Shelton. Per la prima volta l'Italia ha due giocatori tra i magnifici 8

Carlos Alcaraz durante uno degli allenamenti dei giorni scorsi

Carlos Alcaraz durante uno degli allenamenti dei giorni scorsi

Per il quinto anno di fila Torino torna ad essere la capitale mondiale del tennis. Partono oggi le Atp Finals, l'appuntamento di fine stagione tra i migliori otto giocatori della classifica e l'aspettativa - come è successo nelle ultime tre finali dei tornei del Grande Slam - è per una sfida Alcaraz-Sinner, con lo spagnolo che alle 14 farà alzare il sipario di questa edizione affrontando l'australiano De Minaur. In serata, invece, primo confronto dell'altro girone, di fronte Shelton e Zverev.

Ovviamente i più attesi sono il numero uno e due del ranking. I due dominatori della stagione si sono equamente divisi il bottino (in Australia e a Wimbledon ha trionfato l'azzurro, a Parigi e nello US Open lo spagnolo), per cui a Torino si gioca una sorta di 'bella' per stabilire anche chi chiuderà il 2025 al primo posto. Alcaraz, che un anno fa venne eliminato già ai gironi, parte avvantaggiato rispetto a Sinner (che deve difendere il successo di dodici mesi fa), ma più che il numero uno del mondo qui l'obiettivo è vincere il titolo di 'Maestro' che assegnano le Finals, cosa che allo spagnolo non è ancora riuscita. Andiamo alla scoperta dei magnifici otto che saranno protagonisti da questo pomeriggio in un'Inalpi Arena che come di consueto farà registrare il tutto esaurito. Con l'Italia che, per la prima volta, vedrà due giocatori tra i magnifici 8, con Musetti a fare compagnia a Sinner.

ALCARAZ Carlito's way - Per tutti è l'erede di Rafa Nadal, ma rispetto al suo predecessore è meno forte sulla terra battuta, ma migliore nei colpi di volo e a rete. Talento di classe purissima, sembra destinato a dominare la scena insieme a Sinner per i prossimi 10-12 anni. Rispetto al trio delle meraviglie Nadal-Federer-Djokovic, non si vede all'orizzonte chi potrebbe essere il terzo incomodo tra i due.

FRITZ Bello e (vittoria) impossibile - Nel 2024 si era finalmente issato ai vertici, dopo anni in cui gli era sempre mancato qualcosa per arrivare al top. Il suo problema è che arriva spesso e volentieri in fondo ai grandi appuntamenti, ma non trova mai quel quid in più per arrivare a vincere. Nell'ippica si direbbe un eterno piazzato, vediamo se a Torino saprà smentire i suoi detrattori.

MUSETTI Bello e (sogno) possibile - La rinuncia di Djokovic (che battendolo nella finale di Atene sembra avergli chiuso la porta delle Finals) consente al tennista di Carrara di centrare un risultato che due mesi fa sembrava sicuro, prima delle tante difficoltà incontrate nell'ultimo periodo. E allora occhio al 'Muso': la storia dello sport insegna che i ripescati spesso si rendono protagonisti di grandi imprese. E il nostro, 15 mesi fa, aveva saputo conquistare una medaglia alle Olimpiadi di Parigi, quindi sa come si giocano certe partite, anche se a Torino sarà un debuttante.

DE MINAUR Vaso di coccio tra i vasi di ferro - L'australiano è un grande regolarista, questo gli permette sempre di incamerare punti durante la stagione ed essere ormai una presenza fissa alle Finals, ma a livello top appare un gradino sotto la concorrenza. In un girone con Alcaraz, Fritz e Musetti, per immaginarlo in semifinale ci vuole una massiccia dose di ottimismo.

SINNER Il Replicante - Nelle sue giornate di vena avrebbe potuto essere ingiocabile forse anche per Re Federer o il Djokovic giovane. Sa fare tutto bene, a patto che la condizione atletica lo sostenga. Se a Torino non avrà qualche problemino fisico ad assillarlo, saranno dolori per tutti. E la spinta del pubblico dell'Inalpi Arena fornirà un'ulteriore marcia in più al campione in carica.

ZVEREV La forza della continuità - Il tedesco aveva iniziato il 2025 arrivando in finale agli Australian Open, poi ha fatto fatica a restare a livelli altissimi. Ma, come nel suo gioco, fa della continuità l'arma migliore, è il numero tre al mondo quindi merita rispetto: se Alcaraz e Sinner appaiono superiori, lui sa come si vincono (due volte) le Atp Finals. Avversario da tenere sempre nella dovuta considerazione.

SHELTON Il bombardiere - Al servizio è capace di tirare a oltre 240 km/h. Se indovina la giornata, con quella battuta è in grado di mettere in difficoltà chiunque, ma il suo limite sono i cali di tensione e i troppi errori gratuiti che tante volte lo hanno frenato. E forse l'assenza di un vero coach (con tutto il rispetto per il padre allenatore). Ma se pensiamo in un prossimo futuro ad un terzo incomodo, dopo Sinner e Alcaraz, il pensiero va all'americano.

AUGER-ALIASSIME Il regolarista Il canadese torna a Torino a distanza di tre anni, avendo conquistato l'ultimo posto utile grazie ad un grande finale di stagione. Allo US Open e nella recente finale di Parigi ha dimostrato di poter tenere testa a Sinner: se nel girone Zverev e Shelton non sapranno essere al top, può giocarsi le sua chances per un posto nelle semifinali.

Massimo De Marzi

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