"Con questa modifica al Piano Socio-Sanitario Regionale abbiamo introdotto un principio chiaro e concreto: la cooperazione sanitaria transfrontaliera come strumento per rafforzare l’assistenza nelle aree montane e di confine del Piemonte". Lo dichiara Alessandra Binzoni, esponente di Fratelli d’Italia, commentando l’approvazione all’unanimità dell’emendamento al Piano Socio-Sanitario Regionale che riguarda il capitolo dedicato alle Aggregazioni funzionali territoriali e al ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
"Nei territori di confine – prosegue Binzoni – le difficoltà di accesso alle cure, le distanze e la carenza di servizi rendono necessario superare approcci rigidi e valorizzare forme strutturate di collaborazione con le Regioni e gli Stati confinanti, nel pieno rispetto delle normative nazionali ed europee. Pensiamo ad esempio al caso dell’ospedale di Briançon, per l’utilizzo del quale sta lavorando alla stipula di nuovi accordi di collaborazione transfrontaliera, in linea con quanto già fatto in altre aree alpine".
L’obiettivo dell’emendamento è quello di garantire continuità assistenziale, maggiore accessibilità alle cure e tempestività negli interventi di emergenza-urgenza, attraverso il coordinamento tra le Aziende sanitarie locali piemontesi e le autorità sanitarie estere competenti.
"Non partiamo da zero – conclude Binzoni: – esistono già esperienze positive di cooperazione sanitaria transfrontaliera che vanno sostenute e integrate in una visione strategica regionale. Questo intervento rafforza la rete territoriale e ospedaliera e risponde a un’esigenza di equità, soprattutto per le comunità che vivono nelle zone più periferiche del Piemonte".














