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Attualità | 22 novembre 2016, 13:00

Secondo TomTom, le aziende a Torino perdono nel traffico circa 49 milioni di euro

Il traffico congestionato incrementa complessivamente il tempo di viaggio del 23%, con una media di 26 minuti al giorno per veicolo. Peggio stanno soltanto Roma e Milano. Situazione all’incirca analoga a Napoli

Immagine di repertorio

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Circa 49 milioni di Euro: è il valore del tempo che si sta perdendo ogni anno a causa del traffico a Torino, in base ad una ricerca condotta da TomTom.  

Il Tom Tom Traffic Index Report ha scoperto che il traffico, a Torino, sta causando un incremento del tempo complessivo di viaggio del 23%. Questo influisce sul tempo speso sulla strada di 26 minuti che, ai 67.5191 veicoli commerciali guidati in città, costano ciascuno circa 3,22 € al giorno2. Questo potrebbe comportare alle aziende di Torino oltre 49 milioni di Euro3 in ore perse nel traffico durante l’anno.

Marco Federzoni, Sales Director di TomTom Telematics Italia, spiega “Il TomTom Traffic fornisce quotidianamente, ai conducenti,  informazioni su possibili situazioni di traffico congestionato. Come dimostrano gli ultimi risultati del Traffic Index, possiamo vedere che il problema continua ad esistere.”

Negli ultimi 8 anni, a Torino c’è stata una riduzione dell’1% in termini di livello di traffico, tuttavia resta alla 103^ posizione della classifica mondiale delle città più congestionate e la decima città più trafficata in Italia. C’è una chiara esigenza di superare la sfida del traffico per riappropriarsi delle ore perse.”

Il report ha anche rilevato che il martedì e giovedì mattina (8:00 – 9:00) e il venerdì pomeriggio (18:00 – 19:00) sono i momenti peggiori per mettersi al volante nel capoluogo piemontese, con un aumento del tempo passato al volante del 45%.  

Le aziende che hanno una forza lavoro su strada, sanno bene che il successo dipende molto dall’ottimizzazione del tempo speso al volante, cercando di aumentare la produttività dei conducenti. Traffico congestionato significa maggiori possibilità di restare bloccati, perdere tempo utile ai fini di business, sprecare carburante, perdere di vista gli obiettivi e, probabilmente, deludere le aspettative dei clienti” continua Federzoni. 

Le soluzioni telematiche possono aiutare le aziende a superare questi problemi, in quanto possono aiutare a mantenere i conducenti fuori dal traffico. Non solo possono permettere agli autisti di avere a disposizione il miglior percorso, basato sui dati previsti del traffico e su quelli raccolti da altri dispositivi, ma possono anche permettere al back office di fare una miglior pianificazione. Fornendo una piattaforma in grado di monitorare potenziali problemi di traffico e la vicinanza dei conducenti ai diversi lavori (che possono essere reindirizzati in base alle zone più congestionate con un realistico tempo stimato di arrivo), i fleet manager possono fare una schedulazione intelligente delle operazioni e fornire un servizio tempestivo, inviando il conducente che si trova nella posizione migliore per ciascun lavoro, in ogni momento.” conclude Federzoni.

Peggio della capitale sabauda stanno soltanto Roma (218.370.807 euro) e Milano (80.647.920).

Analoga la situazione a Napoli (48.234.548 euro)

C.S.

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