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Attualità | 12 aprile 2018, 16:09

La Nuvola apre al pubblico: Lavazza ha il suo “polo del caffè” (FOTO e VIDEO)

Inaugurazione condotta da Pierfrancesco Favino. Sabato 14 aprile si terrà una giornata di eventi pubblici, chiusa da uno show di Maurizio Crozza. Alberto Lavazza: “Quello che costruiamo oggi ci rende più forti domani”

La Nuvola apre al pubblico: Lavazza ha il suo “polo del caffè” (FOTO e VIDEO)

C’è una Nuvola sul cielo di Torino, che però ha le radici nel quartiere Aurora. Oggi, 12 aprile, si è tenuta l’inaugurazione della nuova sede Lavazza, che ha affidato la conduzione della conferenza-evento al brillante attore Pierfrancesco Favino. Inaugurano ufficialmente i 30.000 metri quadri di spazi, che oltre a ospitare quasi 600 dipendenti offrono al quartiere una nuova piazza, che collega via Ancona a via Bologna – a lungo separate dalla vecchia centrale Enel –, i cui spazi verdi sono stati progettati da Camilla Zanarotti. Ma ci sono anche un museo, che racconta 120 anni di storia dell’azienda, il ristorante ideato da Ferran Adrià e un bistrot, progettato con Slow Food, che funge da mensa aziendale ma è aperto a tutti.

Sabato 14 aprile, intanto, la Nuvola aprirà al pubblico con una giornata di eventi. Ci saranno visite guidate al Museo (dalle 9 alle 19, prenotazioni allo 011.5684423) e incontri. Si praticherà yoga dalle 7.30, mentre alle 12 il fotografo Steve McCurry, con Marco Zatterin, racconterà storie dal mondo immortalate nei suoi scatti. Seguiranno l’apinista Simone Moro (ore 14.30), Giuseppe Culicchia e Levante (ore 16.30) e uno show di Maurizio Crozza alle 19.

Ma andiamo con ordine. L’investimento di Lavazza, per la nuova sede, è di 120 milioni di euro. L’intento è creare un “polo del caffè” per un’azienda già presente in 90 Paesi. “La Nuvola – ha commentato Antonella Parigi, assessora alla cultura e al turismo della Regione, durante l’inaugurazione – ci restituisce una ex fabbrica come polo di aggregazione. E ci permette di lavorare sul nostro territorio come punto di riferimento per il gusto”. Soddisfatta anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino. “Questa azienda – ha aggiunto – è un esempio di pubblico e privato che si incontrano, un’impresa che sa rinnovarsi e di cui essere orgogliosi”.

“Quello che costruiamo oggi – ha aggiunto un emozionato Alberto Lavazza, presidente dell’azienda – ci permette di essere più forti domani. Siamo rimasti nella stessa città in cui siamo nati, con cui vogliamo condividere il nostro futuro, e il caffè, del resto è un modo per stare insieme”. Sono poi intervenuti i due vicepresidenti, Giuseppe Lavazza, che ha sottolineato il legame con il territorio, e Marco Lavazza, che nel suo appassionato discorso ha ricordato lo zio, Emilio Lavazza, scomparso nel 2010. Ma la presentazione della Nuvola è stata anche l’occasione per fare i conti: nel 2017, Lavazza ha servito 27 miliardi di caffè in tutto il mondo, con un fatturato di 2 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al 2016.

La nuova sede è poi ecosostenibile, progettata dall’architetto Cino Zucchi, e ha già ottenuto la certificazione LEED Platinum, programma di certificazione volontario che valuta l’impatto ambientale degli edifici. “La Nuvola è così tra i primi tre edifici in Italia – ha aggiunto Marco Lavazza – e possiamo dire che sia tra gli edifici più ecosostenibili al mondo”.
“Questo è il secolo della rigenerazione urbana – ha spiegato poi l’archietto – e questo innesto porta con sé le caratteristiche dello spazio pubblico, mettendo in dialogo diverse realtà”.

L’allestimento del Museo, diviso in cinque parti, arriva dal genio di Ralph Appelbaum (che ha progettato musei in tutto il mondo) mentre i testi sono opera della Scuola Holden. Lo spazio aiuta a ripercorrere la storia dell’azienda portando in mano una tazzina di caffè, per accedere a numerosi contenuti multimediali, e aprirà al pubblico l’8 giugno.

La forma del ristorante, “Condividere”, è invece opera dello scenografo Dante Ferretti, tre volte Premio Oscar Martin Scorsese e Tim Burton. Orologi e tazzine, angoli dai colori caldi e accoglienti sul concept dello chef spagnolo Ferran Adrià, che ha spiegato: “Per me questo è un atto di fede nel futuro”. A occuparsi della cucina sarà Federico Zanasi, modenese, già miglior Sous Chef dell’anno 2011. “Ferran – ha aggiunto – mi ha fatto cucinare più con la testa che con le mani”. E il menu punterà sulla cucina italiana contemporanea, sarà un “gourmet informale” e aprirà al pubblico l’8 giugno. “Per me – ha concluso Dante Ferretti – fare un ristorante è come realizzare una camera da letto o un pezzo di città. Mi è piaciuto lavorare a Torino, dove ho potuto occuparmi anche dello statuario del Museo Egizio”.

La Nuvola si completa con un parcheggio pubblico da 180 posti e anche, inaspettatamente, un piccolo sito archeologico. Durante i lavori, sul lato di corso Palermo sono emersi i resti di una basilica paleocristiana del IV-V secolo a.C., che ha indotto l’architetto a modificare il progetto per renderla accessibile – nonché visibile con una vetrina – per eventuali visite.

“Un grazie alla famiglia Lavazza – ha poi commentato, a margine dell’evento, il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri – e alle amministrazioni comunali di centrosinistra che hanno creduto nella scelta di riqualificare il quartiere Aurora”.
E dalla consigliera alla 7 Patrizia Alessi, Fratelli d’Italia, arrivano critiche sulla gestione della sicurezza intorno alla Nuvola, presidiata da un buon dispiegamento di Polizia, Carabinieri e Vigili urbani. “Borgo Aurora – ha attaccato – è stato letteralmente blindato per proteggere la vetrina mediatica dalle contestazioni dei soliti centri sociali”.

La collega di partito alla Camera dei Deputati, Augusta Montaruli, promette un’interrogazione parlamentare. “Possibile – ha aggiunto – che meriti tutela solo un evento mondano mentre negli altri giorni i cittadini di Aurora sono abbandonati alle prepotenze e ai vandalismi degli antagonisti?”.

Paolo Morelli

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