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Economia e lavoro | 12 ottobre 2018, 15:25

L'appello degli allevatori del Piemonte: "Basta fake news su latte e carne"

E' iniziato ieri a Torino il meeting nazionale laboratori analisi del Sistema allevatori. Oggi la conclusione dei lavorio: sotto la lente d'ingrandimento alcune delle nostre produzioni eccellenti

L'appello degli allevatori del Piemonte: "Basta fake news su latte e carne"

Latte, formaggi e carne sono tra i protagonisti della tavola italiana e alla base della dieta mediterranea. Elementi fondamentali per la salute non solo degli adulti, ma soprattutto dei bambini. La qualità e i controlli su tutta la filiera agroalimentare “dalla stalla alle nostre case” rappresentano un tema importante sul quale, da sempre, si sovrappongono diverse tesi. Ecco perché da Torino si alza l'appello degli allevatori piemontesi contro le "fake news" legate a questo settore e in particolare ad alcuni prodotti di ampio e tradizionale consumo.

Far chiarezza e combattere la “cattiva informazione” è tra gli obiettivi dell’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte (ARAP), promotrice, in collaborazione con AIA (l’Associazione Italiana Allevatori), del Meeting nazionale dei Laboratori Analisi del Sistema Allevatori in corso da ieri nella città della Mole e che concluderà domani i suoi lavori.

“Il consumatore quando sente parlare di associazione allevatori ignora spesso l'esistenza di una struttura tecnica di sostegno alla produzione di alimenti che arrivano sulla nostra tavola, come il nostro laboratorio di Cuneo che rappresenta, con le sue tecnologie innovative, una vera eccellenza a livello nazionale commenta Daniele Giaccone, responsabile Laboratorio Analisi di Ara Piemonte -. L'appuntamento di Torino serve anche a confrontarci al nostro interno per trovare il modo più corretto ed efficace per rendere consapevole il consumatore dei nostri interventi per tutelare la salubrità dei prodotti".

L’incontro - che vede la partecipazione di ricercatori dell’Università di Torino, del Cnr, dell’Università di Milano, ma anche di centri di ricerca internazionali come la Cornell University, oltre agli esperti di Ara Piemonte - vuole essere un momento di confronto, aggiornamento e discussione sulle buone pratiche applicate dai laboratori di analisi italiani a supporto delle filiere del latte e della carne, oltre che di stimolo per una sempre maggiore presa di coscienza da parte degli allevatori sull’importanza di monitorare la produzione non solo delle materie prime, ma partendo anche dal benessere animale. Fondamentale inoltre, una maggiore coscienza dei sistemi di controllo e di gestione dell’intero processo al fine di ottimizzare l’attività e renderla ancora più efficiente.

“Gli asset sui quali puntiamo sono prevenzione, benessere animale, rispetto dell’ambiente, contenimento e ottimizzazione dei costi di produzione, miglioramento della qualità e garanzia di sicurezza delle produzioni - aggiunge il direttore ARAP, Tiziano Valperga -: questi elementi sono alla base dell’attività di controllo e sostegno agli allevatori che si sostanzia nell’attuazione del miglioramento genetico e dell’assistenza tecnica specialistica. Le realtà che seguiamo sono costituite prevalentemente da piccole e medie imprese zootecniche che già operano in equilibrio con il territorio dalla pianura alla collina all’alta montagna. I dati che raccogliamo con in nostri tecnici e attraverso le analisi di laboratorio contribuiscono a rafforzare la sostenibilità dell’attività zootecnica sul nostro territorio":

In Piemonte la zootecnia rappresenta uno dei settori di maggiore rilevanza (dal punto di vista economico commerciale): in particolare per la filiera bovina e suina da cui si ottengono molti prodotti DOP e IGP. Per i bovini, il 40% dei capi allevati è di razza Piemontese, perlopiù destinata alla produzione di carne; rilevante anche il ruolo della Frisona razza specializzata da latte. Circa il 10% del latte italiano è di provenienza piemontese.

M.Sci

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