La vecchia scuola materna Mirafiori Sud non esisterà più. Le due sezioni ora presenti in via Negarville 30/8 saranno trasferite a partire dal prossimo settembre nell'asilo nido di via Roveda, dove verrà realizzato il primo polo didattico 0-6 anni. E' quanto emerso da una riunione tra i genitori e l'assessora all'istruzione Federica Patti, ieri sera, nella sede dell'istituto. Una notizia già nell'aria da tempo, di cui però circolavano versioni contrastanti, tra cui la possibile trasformazione dell'istituto in un nuovo centro d'accoglienza profughi - cosa inverosimile, data la presenza dello Sprar Casa del Mondo Unito a pochi metri di distanza, che sta subendo come altri gli effetti del Decreto Sicurezza.
"I bambini diminuiscono e i servizi educativi devono ragionare su nuovi progetti", ha spiegato Patti. "Prima a Mirafiori, con il popolamento nel periodo industriale, c'era il boom di nascite. Ora sono nettamente in calo. A livello cittadino stiamo cercando di capire come gestire le strutture come questa, che hanno solo due sezioni e carenza di personale, con un costo di gestione molto grosso".
La realizzazione del polo 0-6 risponde alla legge regionale 107, che prevede un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino a sei anni, costituito dai servizi educativi per l’infanzia (0-2 anni) e dalle scuole dell’infanzia statali e paritarie (3-5 anni). Una novità tutto sommato ben accolta dai genitori, soprattutto alla luce di una garanzia: "le maestre saranno semplicemente trasferite in via Roveda, e i bambini se le ritroveranno il prossimo anno", ha specificato Patti. "Mettiamo insieme due esperienze per creare una proposta più salda, continuativa e di buona qualità", ha commentato Giuseppe Nota della Divisione Servizi Educativi.
Ora l'attenzione è rivolta al futuro della struttura di via Negarville. Nei piani del Comune c'è l'idea di farla diventare un polo di attività culturali e sociali, dedicato soprattutto alle famiglie con bambini ma, in genere, aperto all'intera comunità della zona. "Gli spazi vuoti generano subito facile degrado - ha puntualizzato la presidente della Circoscrizione 2 Luisa Bernardini - e noi ora stiamo facendo il possibile per rivitalizzare questa porzione di quartiere. Ben vengano quindi i suggerimenti da parte dei residenti per far diventare questo luogo un nuovo polo aggregativo. Mi piacerebbe veder collaborare realtà diverse, dalle associazioni ai gruppi di cittadini". E, tra le suggestioni finora emerse, spunta l'ipotesi di un punto lettura, utile data la recente chiusura della Biblioteca Mirafiori in corso Unione Sovietica.
I genitori, da parte loro, vogliono in tutti i modi scongiurare il degrado. "Ci sentiamo abbandonati, stanno togliendo tutti i servizi", fanno presente alcune mamme. E tra i bisogni più impellenti c'è senza dubbio quello di un punto di riferimento per il ritrovo dei bambini dopo la scuola, soprattutto d'inverno.
Ora l'appuntamento tra l'assessorato e la circoscrizione è a gennaio, per capire come procedere. Con l'anno nuovo partiranno anche le iscrizioni scolastiche, e le famiglie potranno già indicare l'istituto di via Roveda come prossima destinazione. Attualmente gestito da una cooperativa, vedrà la partecipazione di pubblico e privato per fare da apripista a un modello educativo sperimentale, che metta al centro il bambino integrando più fasce d'età.
A febbraio potrebbe essere già presentato il programma di lavoro sulla nuova destinazione d'uso di via Negarville, per avere quindi a maggio il progetto definitivo, dopo i dovuti incontri partecipati con i cittadini.