/ Eventi

Eventi | 18 aprile 2019, 08:54

Ivrea, la Passione di Cristo ha richiamato oltre 2000 persone per i 300 figuranti

In abito storico, i protagonisti hanno dato vita a un corteo che ha portato tutti indietro nei secoli

Ivrea, la Passione di Cristo ha richiamato oltre 2000 persone per i 300 figuranti

Oltre 2000 persone hanno seguito con commozione e suggestione la Settima Sacra Rappresentazione di Ivrea, Quarta Edizione della Passione di Cristo, progetto a carattere storico, artistico e culturale ideato ed organizzato dall'Associazione Artistico Culturale "Il Diamante" con la Direzione Artistica di Davide Mindo.

Gli oltre 300 figuranti in abito storico hanno dato vita ad un interminabile corteo volto a ricreare la contestualizzazione medievale in cui la Passione di Ivrea trova magnifica collocazione. I molti gruppi storici presenti ed i numerosi figuranti sono stati 'graziati' dal maltempo che ha permesso di proporre la Sacra Rappresentazione senza dover fare i conti con la pioggia, che è poi scesa solamente durante la tradizionale S.S. Messa officiata in Duomo da Don Giuseppe Sciavilla, segretario del Vescovo di Ivrea Monsignor Edoardo Cerrato.

La moltitudine di gruppi ed associazioni ha raggiunto il centro storico partendo dai diversi punti di accesso accompagnata dai bravissimi tamburi del Gruppo Storico del Canavese IJ Ruset, del Contado dei Castellamonte e della Castellata di Chiaverano, avvolgendo e coinvolgendo la città che ha gremito Piazza Ferrando e tutto il percorso lungo il quale si è sviluppata la rappresentazione itinerante.

Nel contesto della Sacra Rappresentazione sono state introdotte con soddisfazione alcune importanti novità, come l'inserimento di un preludio appositamente studiato per poter meglio collocare la rappresentazione nel contesto sociale della Gerusalemme di 2000 anni fa. Infatti prima di portare il Cristo incatenato al cospetto del Governatore Romano Ponzio Pilato (Massimo Bertone), il popolo ha inscenato una ribellione nei confronti dei numerosi legionari romani della Legione Tebea Adamantina con tanti di sassaiola 'scenica' e tentativi di sfondamento a suon di lance e bastoni. Lo scontro accuratamente preparato in collaboraazione con il gruppo Fara di Belmonte ha permesso di mostrare l'arresto del facinoroso Barabba e dei due Ladroni, allo scopo di arrichire la rappresentazione dei fatti senza snaturarne il profondo significato spirituale. 

Ma questo non è stato l unico elemento di novità rispetto alle precedenti edizioni, poiché in Piazza di Città al momento dell'Incontro del Cristo con Maria (Rosanna Corona), Maddalena (Sara Grassiano) e l'Apostolo Giovanni (Marco Pesalovo), la nota cantante lirica Sabina Girotti ed alcuni cantori del Coro della Cattedrale diretto da Paolo Bersano, hanno eseguito il suggestivo brano medievale "Voi ch'amate lo Criatore" del famoso Laudario di Cortona.

La melodia medievale ha amplificato la struggente scena dell'incontro tra madre e figlio di Dio, in un clima di autentica emozione ed attenzione da parte del numeroso pubblico presente. 

Al termine del passaggio di tutti i figuranti medievali il doloroso cammino del Cristo è proseguito verso il Monte Calvario, incontrando nel percorso un bravissimo Simone da Cirene (Luca Nardi), una dolcissima Veronica (Sofia Agugliaro) ed un nutrito gruppo di Donne Piangenti. 

Anche quest'anno il castello dalle rosse torri ha fornito un ottimo scenario ove ha avuto luogo la crocefissione del Cristo e dei due ladroni (Marco Schifino e Federico Peinetti), tutti e tre perfettamente calati nella parte, cosi come tutti gli altri interpreti della rappresentazione.

Tra le altre novità di questa edizione, vi è da segnalare inoltre come il personaggio di Re Erode, che sin dal 2016 era stato interpretato magistralmente da Giancarlo Maffeo, quest'anno sia stato interpretato ottimamente da Ivan Trione, il quale ha dato una propria interpretazione maggiormente irriverente nei confronti dell'Agnello di Dio.

Da sottolineare come comunque Giancarlo Maffeo ed altri interpreti delle precedenti edizioni, una volta dismessi i vestiti di scena, siano rimasti all'interno dello staff a livello organizzativo, supportando attivamente la manifestazione che considerando il numero crescente di figuranti quest'anno ha dovuto far fronte a nuovi aspetti tecnico pratici.

Anche quest'anno un vero e proprio punto di forza della manifestazione è stato l' elevato contingente di legionari Romani, organizzati e comandati in latino dal bravo e convincente Centurione Tullio Agugliaro, che con i suo milites ha effettuato marce e testuggini nelle vie del centro, catturando ed incantando il numeroso pubblico.

La suggestione dell' accompagnamento musicale dei bravissimi tamburi del Gruppo Storico del Canavese IJ Ruset e la scelta di utilizzare solamente fiaccole e bracieri hanno permesso di vivere e seguire con emozione e ammirazione la rappresentazione. 

Nella componente medeivale, anch'essa in forte aumento in termini di gruppi presenti, vi sono state delle importanti novità come la partecipazione del Gruppo Bernardo di Baden (Moncalieri), Fara di Belmonte, Conti di Rivalta, Conti di Valperga e l'Ordine del Conte Verde di Banchette e tutte queste comnpagini si sono andate ad aggiungere alle storiche partecipazioni de Gruppo Storico Del Canavese “Ij Ruset”, Il Mastio, La Via Francigena di Sigerico, , La Castellata di Chiaverano, Il Contado dei Castellamonte, I Marchesi Paleologi di Chivasso, Gli Allodieri di Cuorgnè, La Compagnia Teatrale dello Scorpione, Il CARC Rodallo, La Famija Cruatina di Crova (VC) e La Legione Tebea Adamantina.

L'imponente presenza di abiti storici di epoca medeivale, è sicuramente una delle peculiarità della Passione di Ivrea, che puà vantare proprio questa atmosfera sicuramente originale  supportata da un importante fondamento storico, legato alla tradizione medievale del territorio in materia di sacre rappresentazioni, che vuole proprio Ivrea esser stata in passato teatro delle rappresentazioni delle ultime ore di vita di Gesù Cristo, vantando un primato quantomeno regionale.

La coincidenza del 13 Aprile 2019 con quel lontano 13 Aprile 1838 in cui venne eseguita la cerimonia dell'Interro (ovvero la sepoltura del corpo del Cristo) ha costituito un valore aggiunto a livello di storicità, sottolineando come la stessa città in epoche diverse sia in grado di proporre lo stesso tema del martirio del Cristo in modalità diverse ma sicuramente di forte impatto in temrini di partecipazione ed emozioni.

Davide Mindo, ideatore e regista della Sacra Rappresentazione ha dato vita ad una struggente ed al contempo stesso commovente interpretazione del Cristo per il quarto anno consecutivo, rendendo ancor più realistica ed emozionante la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo di Ivrea.

L'attenzione al particolare e la cura dei dettagli hanno permesso di raccogliere la soddisfazione del folto pubblico presente, fanno si che si debba elogiare con soddisfazione l'Associazione "Il Diamante" per la serietà e l' impegno costante  da parte di tutti i figuranti che anche quest'anno hanno dedicato tempo ed energie per riportare in voga questo importante tassello della storia medievale della città.

Portando nell'animo la commozione per la morte in croce del Cristo e la deposizione del corpo nel sepolcro, accompagnata dal suono delle campane, la folla ha gremito il Duomo in ogni ordine di posti, ove Don Giuseppe Sciavilla ha officiato la messa accompagnata dai canti del Coro della Cattedrale.

Prima di iniziare la funzione, le Donne Piangenti, precedute in corteo da giovanissimi figuranti di bianco vestiti volti a rappresentare gli angeli nella tradizione medievale, hanno portato gli oggetti della Passione, ovvero i simboli del sacrificio del Cristo dal 'calice amaro' sino al 'Sacro Lenzuolo' collocandoli sugli scalini dinnanzi all'altare.

In questa edizione molto importante e prolifica è stata la collaborazione degli istituti superiori del territorio come il Liceo Carlo Botta di Ivrea, l' ITIS Camillo Olivetti di Ivrea e la Casa Di Carità Arti E Mestieri.

L'aspetto della sicurezza è stato assegnato all' Associazione Nazionale Polizia di Stato -Gruppo Volontari (ANPS) , che anche in questa occasione si è dimostrata essere fondamentale per far sì che possano svolgersi manifestazioni di forte richiamo per la comunità eporediese e canavesana.

La manifestazione è stata proposta con il patrocinio non oneroso della Città e della Diocesi di Ivrea, della città Metropolitana di Torino, della Presidenza del Consiglio Regionale e della Regione Piemonte, dell'Ente Turismo Torino e Provincia, dell' APIC e dell' Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).

Hanno riscosso molto successo le iniziative collaterali come la mostra fotografica nata dal gemellaggio con la Passione di Sordevolo ed allestita presso l'androne del Palazzo Municipale di Ivrea (sarà visitabile sino al 22 Aprile) nel cui contesto sono stati collocati i pannelli del progetto "Via Crucis", ovvero le elaborazioni grafiche delle vetrate realizzate dagli allievi dell'ITIS Olivetti di Ivrea, con la supervisione del prof Antonio Frassà.

Il bilancio emozionale più che mai positivo fanno sì che la Passione di Cristo di Ivrea ideata e gestita dall'associazione "Il Diamante", abbia a tutti gli effetti un tocco di originalità e suggestione , nonché partecipazione e trasporto che la rendono sicuramente speciale e non riproducibile altrove.

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium