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Eventi | 09 novembre 2019, 11:15

Al MUFANT il comunicatore di Star Trek che guardava al futuro: dove tecnologia e fantascienza si incontrano

Oggi l'inaugurazione della mostra "Tecnoprofezie: quando la Fiction anticipa la Scienza", l'incontro con esperti videoludici e di robotica e il lancio della campagna crowdfunding per il festival "Loving the Alien"

Al MUFANT il comunicatore di Star Trek che guardava al futuro: dove tecnologia e fantascienza si incontrano

Un intero pomeriggio alla cultura fantascientifica, nel luogo più suggestivo di Torino per tutti gli appassionati del genere. Saranno tre gli appuntamenti di oggi al MUFANT, in occasione del Festival della Tecnologia organizzato dal Politecnico di Torino, per riflettere sulle reciproche influenza tra fantascienza e sviluppi tecnologici nel nostro vissuto. 

A partire dalle 15.30, verrà inaugurata la mostra Tecnoprofezie: quando la Fiction anticipa la Scienza, realizzata con il contributo del Politecnico di Torino e curata da Silvia Casolari e Davide Monopoli, che presenta alcune delle tecnologie “anticipate” dalla fantascienza e solo successivamente sono diventate realtà, dai cellulari, ai radar, ai robot, "acquisizioni scientifiche" immaginate con grande lungimiranza e creatività nei romanzi o nei film.

Il percorso espositivo, che amplia e rilancia un’idea nata in collaborazione con Temporary Museum, si articola in cinque sezioni - TecnoprofezieRobotPulp CitiesLe Fantamacchine di Primo Levi, che presenta un aspetto meno noto del poliedrico intellettuale -, e un'area espositiva temporanea che approfondisce due temi classici legati all'anticipazione del futuro: la conquista della Luna (esemplificata nell'opera celeberrima di Jules Verne) e le "città del domani" tra distopia e utopia, dando voce alla geniale pagine di James G. Ballard. Uno spazio ospita infine i finalisti e le finaliste del concorso per di illustratori "Tomorrow: Torino nel 2073".

Tra gli oggetti più curiosi, il notissimo telefonino "Star Tac" prodotto dalla Motorola nel 1996, il cui nome è un esplicito richiamo alla serie televisiva. Il videotelefono Telecom ricorda invece un'illustrazione ottocentesca del romanzo "Nel ventesimo secolo" (1887) di Albert Robida. Mentre dei pannelli solari se ne parlò per la prima volta nel 1911 nel romanzo "Ralph 124C 41+" di Hugo Gernsback.

La giornata prevede inoltre numerosi ospiti: Emilio Cozzi e Francesco Fossetti, due figure di riferimento della critica e del giornalismo videoludico, e Paolo Vaniglia di Kuka Robotics, con cui si rifletterà sugli impatti della robotica nella società contemporanea.

Nel corso del pomeriggio è anche in programma l’inaugurazione di Fantashake, gioco transmediale fantasy che entrerà a far parte dell’esposizione permanente del museo sviluppato da studentesse e studenti di Transmedia del Politecnico di Torino, grazie al bando promosso da MUFANT e sostenuto da AxTO. 

Ma la giornata di oggi sarà soprattutto l'occasione per lanciare il crowdfunding (sul sito bit.ly/2PPo0ay) per il festival "Loving the Alien", promosso da MUFANT, Cooperativa ALTRA MENTE, Torino Social Factory/Città di Torino (Pon Metro 3.3.1. B) e ECC - European Crowdfunding Center.

Coniugare l’amore per la fantascienza e le esigenze collettive cercando una trama che narri un progetto di riqualificazione urbana, sociale ed emotiva: questa la grande sfida del progetto, che dallo scorso settembre è già attivo con due laboratori di sartoria e scenografia anche aperto a persone che soffrono un disagio psichico.

La struttura alla base del progetto è la riflessione sull’Altro, l’alieno in senso immaginario ed etimologico, incarnato nei tanti “Frankenstein” con cui interagiamo quotidianamente. E si ragiona su due archetipi alla base di buona parte della letteratura fantastica e fantascientifica: “l’altro” viene trattato come connotazione identitaria assieme al concetto di ”altrove”, che riporta al confine, in questo caso la periferia. 

Un lungo e articolato percorso che culminerà nel primo festival sociale dedicato al fantastico moderno, in programma a giugno 2020.

Manuela Marascio

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