La club culture per il Salone del Libro di Torino. Tra il luoghi del clubbing torinesi, nei giorni della kermesse, si terranno incontri, proieizioni e dj set.
Si comincia giovedì 15 Maggio dalle ore 20.30, al MAXELÂ (ex Chalet) con la presentazione del libro “LA MUSICA E’ UN LAMPO” di Stefano Senardi - Fandango Libri. Talk con i giornalisti Claudia Losini (Famosini Podcast) e Paolo Ferrari (La Stampa).
La musica è un lampo che ha folgorato sin dall’infanzia la vita del discografico Stefano Senardi. Dalla scintilla scoccata da Piccolissima serenata e Torero, lato A e B di un 45 giri di Renato Carosone, ai dischi dei suoi eroi di quando aveva dieci anni: Rokes, Equipe 84, Corvi, Nomadi. All’amore immediato e definitivo per la musica che esplode grazie a un album doppio dei Beatles, il White Album arrivato da Londra. Era il 1969 e fu il segno di un destino. E da lì in poi le fughe ribelli dell’adolescenza e della giovinezza scapigliata, in pullman o in autostop, verso i più bei concerti di tutta Europa. E poi il più significativo incarico alla Polygram a soli trentaquattro anni e una brillantissima carriera costellata di incontri con uomini straordinari. Dall’amicizia con Franco Battiato al racconto degli indimenticabili concerti dei Rolling Stones o del camaleontico David Bowie sotto una gigantesca luna piena, alla magia di Bob Marley nel concerto del 1980 a San Siro a Milano con centomila fiammelle accese; dai festival psichedelici al rapporto con Pavarotti, traghettatore della musica colta al popolo, a Madonna e ai cantautori: le lunghe conversazioni impegnate con Fabrizio De André, la folgorazione per Vinicio Capossela e Jovanotti, il ricordo di Pino Daniele, il blues e il jazz. Meravigliosi gli aneddoti: i frammenti della Beat Generation, le pagine su Fernanda Pivano, l’intervista catastrofica di Isabella Rossellini a Lou Reed, Steve Wonder in un ristorante milanese che mangia con le mani. Con un apparato fotografico di oltre 400 ricordi, un libro allegro e serio a un tempo, perché ci restituisce la vicenda politica di quegli anni, gli echi degli anni di piombo e le atmosfere più gioiose e rilassate degli anni Ottanta. Insomma, le amicizie, i ricordi, le sorprese e i mille flashback di prima mano raccontati dalla rockstar dei discografici. Introduzione di Michele Serra.
A seguire, dalle ore 22.30 fino alle 01.30 ad ingresso gratuito e libero AFTER PARTY DJ SET con: BRUNO BOLLA, TEO LENTINI.
Si prosegue venerdì 16 Maggio dalle ore 21 al Teatro Agnelli dove è in programma il film Pino Daniele – Nero a metà di Marco Spagnoli (Italia 2024, 94′), l’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili in sala. Introducono la proiezione Paolo Verri e Stefano Senardi autore de La musica è un lampo edito da Fandango Libri. I Say I sto cca‘, A me me piace o’ blues, Quando chiove, Voglio di più: sono solo alcune delle tracce di Nero a metà, l’apprezzato album di Pino Daniele uscito nel 1980. Titolo quanto mai appropriato che riflette la riuscita fusione linguistica e musicale tra la cultura afroamericana e le armonie incastonate nel dialetto di Partenope. Molte immagini d’archivio, soprattutto dei live, fanno da contrappunto alle testimonianze contemporanee di un nutrito coro di musicisti e amici per ricordare Pino Daniele scomparso il 4 gennaio del 2015.
Dalle ore 22:30 fino alle 02, after party presso al Pados (ex Fluido) con i dj set di: Albi Scotti, Teo Lentini, Quaviuos, Notorius.
Sabato 17 Maggio dalle ore 18.30 alla Terrazza Isabella, la presentazione del libro “Disco Mute - Le Discoteche abbandonate d'Italia” di Alessandro Tesei e Davide Calloni - Magenes Editore. Con i giornalisti: Albi Scotti (Dj Mag), Pier Francesco Pacoda (Resto del Carlino) Lisa Bosi (giornalista, sceneggiatrice e regista).
Il libro "Disco Mute - Le Discoteche abbandonate d'Italia", sinossi: apertura, successo esorbitante, chiusura. La storia è la stessa per tutti questi locali. Però, ci sono talmente tante storie dentro… Migliaia di persone, di serate, i deejay, la musica ad alto volume, le uscite con la compagnia, gli incontri di una notte, e sabato prossimo ci sei? Si ballava fino all’alba e si tornava a casa con le orecchie che fischiavano. Queste sono le piste su cui abbiamo ballato, i banconi dei bar su cui abbiamo ordinato i primi cocktail, ingresso con 1 consumazione, la fila per entrare, sei in lista? La coda al bagno delle ragazze, un mio amico ci fa entrare nel privé. Le più grandi e famose, il Cocoricò, il Babaloo, il Prince, ma anche quelle più piccole o storiche, il Tana, il Domina, il Majorca: eccole qui. Vedere queste foto, vedere come sono ora, è rivivere una parte delle nostre vite, una parte bella, piena e intensa. Vi ricordate com’era quando capitava di vedere il locale con la luce del giorno? Più o meno la sensazione è la stessa. Però quanto ci siamo divertiti.
Al Milk Club, after party dalle 22.30 fino alle 05.30 in poi con i djs: Marco Lys, Teo Lentini, Quavious, Notorius. Ingresso 20 euro con consumazione.
Infine, domenica 18 Maggio dalle ore 15 alla Terrazza Isabella talk con giornalisti (Claudia Losini - Famosini Podcast, Pier Francesco Pacoda - Resto del Carlino, Francesca Angeleri - Corriere della Sera) e autori, verranno presentati due libri e ripreso un terzo: il primo MEZZANOTTEMEZZOGIORNO il movimento techno-progressive, i suoi luoghi e i suoi protagonisti di Andrea Bertini e Alessandro Bianchi - Editori ETS, il secondo UNA TRIBU’ CHE BALLA di Alessandro Tognetti + Disco Mute (replay del giorno precedente). After party dalle 16.30 fino alle 00:00 con il top dj internazionale FRANCESCO FARFA, Stefano D’Andrea, Teo Lentini, Bruno Bolla, Alessandro Tognetti, Lorenzo Lsp, Fabrizio Del Re, Quavious e molti altri. Mezzanottemezzogiorno è un libro fotografico, di cui esiste anche un docufilm e si ambienta anni Novanta, nei locali della costa Toscana e la Toscana era meta di un pellegrinaggio da tutta Italia. Assieme a questa musica (techno-progressive) si è sviluppata una cultura, è nato un popolo della notte. Un popolo che in quegli anni stava codificando un linguaggio: afterhours, tendenza, pr, selezione, buttafuori, privé, liste ingresso, bella gente, flyers, dj's set. Un linguaggio che solo un decennio più tardi sarebbe diventato di dominio pubblico. Sono questi gli ingredienti da cui nasce il film documentario Mezzanottemezzogiorno. Un catalogo che, attraverso ritratti fotografici e brevi interviste ad alcuni dei protagonisti della notte, tratteggia una generazione nata sotto il segno della musica. Una tribù che balla, sinossi: Spagna, settembre 2033. Un uomo, forse un vagabondo, viene ritrovato privo di sensi sulla spiaggia di Cadaques alla vigilia della visita del nuovo Papa a Barcellona. Dell'uomo non si conosce l'identità né si sa da dove venga. L'indagine viene affidata all'ispettore Laura Barnau, una bella e giovane ragazza che vive una travagliata storia d'amore. Durante la sua investigazione scopre che l'uomo ha soggiornato in molti monasteri, forse seguendo un percorso che nel Medioevo veniva affrontato dai Templari e dai Catari, un gruppo di religiosi fortemente osteggiati e poi annientati dalla Chiesa di Roma. Nel frattempo l'uomo in stato comatoso all'ospedale di Girona ha dei flashback di serate in varie discoteche. Duple, Imperiale, Insomnia, Taverna... Sono frutto dell'immaginazione o fanno parte della sua vita? Laura durante un sopralluogo all'Abbazia di Montserrat viene colpita da un masso. Si è trattato solamente di un caso o forse i Servizi Segreti Vaticani sono preoccupati che l'ispettore o il vagabondo abbiano scoperto qualcosa di "scomodo" tenuto nascosto per duemila anni, che possa indebolire il potere della Chiesa di Roma? L'autore. Alessandro Tognetti. Nato a La Spezia il 21 agosto 1967. Nel 1985 inizia la sua carriera di d.j. e dal 1990 diventa uno degli artisti di punta nel panorama europeo di musica elettronica che lo portano a esibirsi nei locali più famosi. Ideatore e conduttore di programmi televisivi e radiofonici, produce una ventina di vinili tra cui "Naked”, che scala le vette delle chart inglesi nel 1993. Protagonista nel film documentario e nel libro Mezzanotte Mezzogiorno (2010) e in Ho sofferto di Insomnia (2013) che raccontano il fenomeno techno-progressive che si è sviluppato dalla fine degli anni Ottanta fino a metà degli anni Novanta. Nel 2018 esce il suo primo libro Un esercito senza divisa, ristampato più volte e, nel 2019, vince il premio "La Spezia, la porta di Sion" con il racconto inedito "Il ritorno nella terra dei padri". La storia che ha scritto è riportata in un museo a La Spezia dedicato al rientro in patria degli Ebrei scampati dai lager nel 1946.