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Economia e lavoro | 06 dicembre 2019, 16:23

Vertenza Cnh, vertice in Comune a San Mauro con il sindaco Bongiovanni e l'onorevole Costanzo

I sindacati hanno chiesto rassicurazioni, mentre gli operai hanno scioperato: "Chiediamo un tavolo al Mise". Manifestazione anche a Riva di Chieri per i lavoratori Embraco

Vertenza Cnh, vertice in Comune a San Mauro con il sindaco Bongiovanni e l'onorevole Costanzo

Vertice presso Palazzo Civico, a San Mauro, per fare il punto della situazione sulla vertenza Cnh, il cui stabilimento è finito nell'occhio del ciclone dopo l'annuncio degli esuberi da parte dell'azienda.
Seduti intorno allo stesso tavolo, insieme al primo cittadino Marco Bongiovanni, anche l'onorevole Jessica Costanzo e i sindacati metalmeccanici, oltre ad alcuni lavoratori. Nelle stesse ore gli operai hanno incrociato le braccia per dare continuità alla mobilitazione sulla vertenza in corso.

“L’incontro di oggi con il sindaco e l’onorevole Costanzo ha dato la possibilità ai lavoratori di esprimere tutte le loro preoccupazioni per il futuro occupazionale e industriale di quel sito - dicono Edi Lazzi, segretario della Fiom-Cgil di Torino e Luca Pettigiani responsabile Fiom-Cgil per Cnh -. Noi, insieme ai lavoratori, rigettiamo l’idea degli esuberi e chiediamo che si riapra il prima possibile il tavolo al Mise, per discutere di tutti gli aspetti della vertenza, dall’uso degli ammortizzatori sociali al percorso di formazione per le nuove figure professionali”.
L’incontro è terminato con l’impegno dell’onorevole Jessica Costanzo di farsi portavoce presso il Mise stesso delle istanze emerse nell’incontro di oggi.


Intanto, a Riva di Chieri non si spengono i riflettori sulla questione Embraco: dopo gli incontri nei giorni scorsi con la sindaca metropolitana Chiara Appendino, con l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia e con l'assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, oggi i dipendenti hanno nuovamente scioperato per protestare contro la decisione dell'azienda (ora Ventures) di mettere in cassa integrazione anche i responsabili dell'ufficio tecnico e dello stabilimento, una trentina in tutto. Secondo i lavoratori, si tratterebbe di alcune tra le persone che si sono più esposte in questo periodo proprio sul fronte della rivendicazione sindacale e nelle proteste.
Intanto, si attende la convocazione al Mise del tavolo di crisi: dovrebbe accadere nella settimana del 16 dicembre.

Massimiliano Sciullo

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