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Economia e lavoro | 30 gennaio 2020, 13:37

Ritirati i licenziamenti alla Mahle, parte un anno di cassa per dare un futuro a Saluzzo e La Loggia

L'ammortizzatore sociale legato a un'eventuale reindustrializzazione degli stabilimenti. Intanto è stato nominato un advisor che segua in questo anno il processo per la ricollocazione. La soddisfazione del Governatore Alberto Cirio

Ritirati i licenziamenti alla Mahle, parte un anno di cassa per dare un futuro a Saluzzo e La Loggia

Secondo tavolo al Mise sulla vertenza Mahle la multinazionale tedesca del settore automotive, che il 23 ottobre scorso ha annunciato la chiusura dei due stabilimenti piemontesi, con il conseguente licenziamento di 452 lavoratori: 209 a Saluzzo e 243 a La Loggia.  

Lo scorso 28 novembre al tavolo romano di via Molise si era ottenuta una proroga dei licenziamenti di un mese. Con scadenza il 7 febbraio. Oggi una delegazione di lavoratori ha presidiato davanti alla sede dove è avvenuto l’incontro a cui hanno partecipato l’azienda e le sigle sindacali di Fim, Fiom e Fismic.

Presente una delegazione del comune di Saluzzo rappresentata dal vicesindaco Franco Demaria e il consigliere di maggioranza Corrado Lauro. Presente all’incontro, come nella scorsa occasione, la deputata cuneese del Chiara Gribaudo. Per la Regione l'assessore regionale per le politiche al lavoro Elena Chiorino.

La notizia importante trapelata dall'incontro terminato poco fa è il ritiro dei licenziamenti. E l'attivazione di un anno di cassa integrazione straordinaria legata ad eventuale reindustrializzazione. Intanto è stato nominato un advisor che segua in questo anno il processo per la ricollocazione.

Per Vittorio De  Martino, segretario della Fiom-Cgil del Piemonte, si tratta di un passo importante che evita i licenziamenti ma che dovrà essere verificato nel corso della sua realizzazione".

"Soddisfazione per il risultato raggiunto ma va sottolineato che sarà fondamentale l’impegno coerente di tutti per ottenere un buon esito finale che tuteli il lavoro ed i lavoratori", aggiungono da Fim Cisl, che ha seguito la vertenza, tra gli altri, con Igor Albera.

"Risultato importante, ma teniamo alta l'attenzione" - commenta Maurizio La Spina segretario provinciale Fismic - L'incontro di oggi ci dà un anno per poter trovare una soluzione per questi lavoratori."Nella giornata di oggi è stato proclamato lo sciopero di otto ore nei due stabilimenti. Si terranno nei prossimi giorni le assemblee nei due stabilimenti per poi procedere con il ritiro dei licenziamenti che dovrebbe essere sancito il 7 febbraio in Regione.

Mantenere le imprese sul territorio e salvaguardare l’occupazione dei lavoratori piemontesi della Mahle. È questo l’obiettivo ultimo della Regione, che fin dal primo giorno ha lavorato proprio per perseguire questo fine. E un passo importante è stato raggiunto oggi. "La Regione aveva assunto una posizione chiara nell’ultimo incontro con i rappresentanti dei lavoratori - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - Non avremmo accettato nessun licenziamento e così è stato. Un risultato importante che adesso ci dà il tempo e gli ammortizzatori per gestire la situazione e approfondire le strade per dare un futuro ai due stabilimenti di Saluzzo e La Loggia e a tutti i lavoratori".

Soddisfazione, per il risultato di oggi,  è stata espressa anche dall’assessore Elena Chiorino: "Ora si apre un percorso nuovo grazie alla buona volontà di tutti, dalle parti sociali all’azienda, che si è resa disponibile a tornare sui propri passi considerando un’ipotesi alternativa al licenziamento collettivo, scelta che apprezziamo e auspicavamo: ora è fondamentale una forte azione di coordinamento e di monitoraggio della situazione".

"La crisi non è finita, ma oggi è stato fatto un passo in avanti, grazie alla serietà del governo e sopratutto grazie ai lavoratori che sono rimasti uniti per salvare la loro fabbrica.” Lo dichiarano le deputate piemontesi Chiara Gribaudo del PD e Jessica Costanzo del M5S, presenti al tavolo a Via XX Settembre. “Continueremo a seguire da vicino la vicenda , perché riguarda il futuro di 450 famiglie e anche quello dell’automotive in Piemonte".

“Il ritiro dei licenziamenti dei 420 lavoratori degli stabilimenti Mahle di La Loggia e Saluzzo, è la notizia che ci auspicavamo di ricevere al termine dell’incontro al Mise. Siamo molto soddisfatti. Credo che l’approvazione dell’Ordine del Giorno in Consiglio regionale, con l’impegno a portare la ‘vertenza’ Mahle in sede europea, abbia contribuito a quest’esito positivo. Ora la reindustrializzazione dovrà tradursi in piani concreti volti a creare solide prospettive occupazionali nei due siti piemontesi: una reindustrializzazione che deve puntare sull’innovazione e garantire nel lungo periodo lavoratrici e lavoratori. Come Pd vigileremo, continuando a lavorare insieme ai sindacati e alla Regione Piemonte”: con queste parole il consigliere regionale Diego Sarno (Pd) commenta l’esito dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico per la Mahle Motori Italia.

D.Cap.

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