Addio alle vecchie lampade fluorescenti: il futuro al Politecnico è l'utilizzo di luci al led, che consumano decisamente meno della tecnologia precedente. Ma non solo. In via sperimentale si aggiunge anche un altro elemento di risparmio: saranno regolate da sensori in grado di rilevare la presenza o meno di persone presenti e dunque spegneranno la lampada se non fosse necessaria.
Il progetto sarà svelato nei dettagli il prossimo 5 marzo, in occasione dell'edizione 2020 di "M'illumino di meno", ma intanto il Poli prosegue nella sua missione "green". E proprio nei giorni in cui viene firmato l'accordo tra Rus e Adisu per promuovere iniziative sostenibili nell'ambito accademico italiano, l'ateneo di corso Duca degli Abruzzi sta portando avanti la sua sperimentazione legata all'illuminazione degli ambienti didattici e delle aree comuni.
"Gli impatti ambientali principali di un ateneo sono legati a mobilità ed energia, quasi allo stesso livello - spiega Alberto Poggio, Energy manager dell'università tecnico-scientifica -. Ma se sugli spostamenti di studenti e dipendenti non possiamo avere un controllo diretto e agiamo solo come stimolo per l'amministrazione, sull'energia ci stiamo impegnando ormai da anni".
I numeri sono impressionanti: "Gli atenei italiani pesano circa per il 20% del totale dei consumi del settore pubblico. Ecco perché dobbiamo rafforzare i ruoli di chi si occupa di consumi, ovvero la figura dell'energy manager. Al Politecnico - prosegue Poggio - stiamo spostando i fabbisogni energetici sempre più verso fonti rinnovabili, ci stiamo lavorando da oltre dieci anni e al contempo vogliamo ridurre i consumi".
Uno dei primi passi è stato appunto quello di ripensare il sistema di illuminazione, prima in via sperimentale, per poi arrivare alla sostituzione completa. "L'obiettivo è attaccare i consumi elettrici: le luci pesano per un terzo su tutti i consumi della nostra università. Al Poli stiamo sperimentando soluzioni che con il Led riducono dell'85% i consumi. Con interventi ordinari possiamo arrivare a una media complessiva del 50-70%".
E se in alcuni tratti di corridoi è già possibile incontrare le nuove illuminazioni (con tanto di cartelli a segnalarle agli studenti e ai docenti), un altro aspetto rilevante è quello dell'efficienza energetica degli edifici. "Abbiamo cambiato un buon numero di infissi nelle strutture già esistenti, ma è costruendo nuovi spazi che vogliamo fare in modo che siano il più efficienti possibile".