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Economia e lavoro | 20 febbraio 2020, 09:21

Crisi aziendali, Nosiglia ricorda i lavoratori in difficoltà anche nel messaggio di Quaresima: "Nemmeno uno deve perdere il suo posto"

L'arcivescovo di Torino cita anche gli imprenditori in difficoltà, i giovani che non trovano impiego e gli immigrati. Intanto i dipendenti ex Embraco hanno di nuovo sfilato sotto la sede Whirlpool di Pero e alcuni di loro si sono simbolicamente incatenati

Crisi aziendali, Nosiglia ricorda i lavoratori in difficoltà anche nel messaggio di Quaresima: "Nemmeno uno deve perdere il suo posto"

"C’è un problema che mi sta molto a cuore e di cui dobbiamo tutti preoccuparci: penso ai molti lavoratori in cassa integrazione o che hanno perso il lavoro e guardano al futuro con crescente preoccupazione, gli imprenditori che rischiano la chiusura delle loro aziende per le difficoltà crescenti del credito e del mercato sia interno che internazionale, giovani che non trovano un lavoro o precari che, una volta perso il lavoro, stentano a trovarne un altro e ritornano a dipendere in tutto dai genitori; immigrati che si vedono costretti a far tornare nei loro paesi di origine la famiglia e loro stessi si trovano in una condizione di non poter ottenere più il permesso di soggiorno".

Non abbassa la guardia, Cesare Nosiglia: l'arcivescovo di Torino è tornato sui temi del lavoro e delle difficoltà socio-economiche che sta vivendo il territorio anche in occasione del messaggio mandato per la Quaresima. Un nuovo segnale di attenzione dopo quello di venerdì scorso, quando l'alto prelato è intervenuto in piazza Castello alla 48 ore contro la crisi organizzata da Fim, Fiom e Uilm.

E ha aggiunto: "All’inizio della crisi finanziaria, che ha colpito diversi istituti di credito, era giunta dal Governo un’assicurazione molto forte: nemmeno un euro sarà perso dai risparmiatori. Vorrei che con la stessa forza e impegno si dicesse oggi: nemmeno un lavoratore perderà il posto di lavoro".

Intanto, sempre nell'ambito della Vertenza Torino, questa mattina si è riproposta la protesta con presidio e manifestazione dei lavoratori ex Embraco davanti alla sede di Whirlpool Emea a Pero, in provincia di Milano. Alcuni di loro, simbolicamente, si sono anche incatenati. Proprio nei giorni scorsi sindacati e lavoratori avevano scritto al Mise dopo che era rimasta disattesa la promessa di saldare entro 15 giorni gli stipendi arretrati da parte dei dipendenti. Una lettera in cui si spronava il ministero a difendere "la dignità dei lavoratori, ma anche quella del Paese".

Massimiliano Sciullo

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