Manitalidea, i sindacati alzano la voce: "Incomprensibile l'atteggiamento di commissari e governo"

Non si spengono i riflettori sulla vicenda di Manitalidea. A riportare la questione all'attenzione sono i sindacati nazionali di Cgil, Cisl e Uil, che attraverso le loro segreterie nazionali ribadiscono: "Il 4 febbraio scorso una delle più grandi aziende del Paese operante nel settore dei multiservizi, Manitalidea, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Torino. Analogo provvedimento era stato assunto il 10 gennaio dal Tribunale di Ivrea per una sua controllata, Olicar. La crisi di Manitalidea e dell'insieme delle sue controllate, che dura da più di due anni, mette in grave sofferenza i circa 10mila lavoratori occupati, che non ricevono da mesi gli stipendi, e pregiudica le commesse in essere, in gran parte pubbliche. Tant'è che molte di queste sono state revocate, mentre altre vanno avanti solo grazie al senso di responsabilità dei lavoratori che garantiscono il servizio nonostante non percepiscano la retribuzione".

Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente ai Commissari per affrontare i gravi problemi gestionali ed occupazionali che la crisi dell'azienda ha evidenziato, mentre al Ministro dello Sviluppo economico hanno sollecitato l'attivazione di un Tavolo di Crisi. "Ad oggi tutto tace - dicono Emilio Miceli, Luigi Sbarra e Tiziana Bocchi -. Anzi, i Commissari invece di convocare l'insieme delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, così come richiesto, concedono incontri solo ad alcune di queste. Riteniamo grave ed incomprensibile il comportamento dei Commissari e rinnoviamo loro la nostra richiesta. Così come consideriamo sbagliato il comportamento del Governo che con la sua condotta non favorisce l'individuazione di un serio e sostenibile piano industriale capace di garantire i lavoratori e le attività".