Negli ultimi giorni molti comuni stanno portando avanti iniziative di disinfezione delle vie pubbliche per far fronte all'emergenza "coronavirus".
Un'iniziativa che parte dalle singole amministrazioni piemontesi e non che stanno gestendo in autonomia le operazioni di bonifica. Bonifica che viene svolta spesso attraverso ipoclorito di sodio. Alcuni comuni hanno, però, preso posizioni differenti attirandosi non poche critiche da parte dei cittadini.
Ne è un esempio il gruppo di comuni dell'unione Alpi del Mare composta da (Boves, Chiusa di Pesio, Peveragno, Roaschia, Valdieri). "Alcuni cittadini - scrivono su Facebook - ci chiedono se verrà fatta la disinfezione delle strade. La risposta è no. Non verrà fatta perché non serve per limitare la diffusione del virus. Le azioni per limitare il contagio le conoscete; mantenere le distanze fra le persone, non uscire di casa. pulire e disinfettare le superfici che di solito si toccano con le mani, disinfettare le mani spesso".
"Le motivazioni per cui abbiamo preso questa decisione si basano su un'analisi rigorosa delle pubblicazioni scientifiche in tema e non sono dettate da posizioni personali di singoli. Fra l'altro l'uso di prodotti detergenti e disinfettanti su larga scala provoca un inquinamento e un danno ambientale pesanti e senza vantaggi per la salute pubblica".
Una presa di posizione che arriva successivo al bollettino della Regione Piemonte pubblicato venerdì sera: "A seguito delle numerose notizie non corrette che pervengono ai Comuni sulla disinfestazione delle strade, l'Unità di Crisi Regionale comunica che non è mai stata impartita nessuna indicazione in tal senso."
A chiudere i commenti su queste operazioni di disinfezione in corso in questi giorni nei comuni piemontesi arriva infine la nota tecnica dell'Arpa diffusa poche ore fa.
"L'operazione non è ritenuta efficace nella lotta al COVID-19 - si legge in una nota diramata dal direttore tecnico regionale ai direttori dei dipartimenti territoriali - come emerso dai colloqui avuti dal Direttore Generale con i vertici regionali della Sanità. Dal punto di vista dell'Agenzia consideriamo questa pratica dannosa per l'ambiente e quindi il nostro parere non può essere positivo".