CUB Sanità di Torino, tramite il suo segretario provinciale Alessandro Zanetti, comunica che, "dopo essere stati vergognosamente ignorati per un mese", il sindacato maggiormente rappresentativo, dopo CGIL-CISL-UIL, nelle case di riposo, comunità, residenze e servizi sociosanitari "ha deciso di esercitare una protesta": martedì 14 aprile i cellulari del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e della sindaca di Torino Chiara Appendino "verranno intasati da centinaia di messaggi di protesta".
Il contenuto del messaggio è stato pubblicato sulla pagina Facebook di CUB Sanità Torino e condiviso già da centinaia di operatori.
Il sindacato spiega che, fin dai primi di febbraio e dalla metà di marzo, "aveva raccolto le proposte e le grida d’allarme del personale riguardo alle RSA, ai dormitori per senza fisa dimora, per proporre a Comune e Regione, sollecitando interventi correttivi, anche minacciando lo sciopero". Dopo aver presentato diversi esposti alla magistratura, oggi CUB Sanità punta il dito "anche sulle comunità per disabili e per pazienti psichiatrici, sulle accoglienze rifugiati e sulle persone lasciate senza reddito o con reddito insufficiente".
Denunciando il "grave ostracismo subito" in favore degli interlocutori di altre sigle sindacali, come CGIL-CISL-UIL, CUB Sanità conclude: "non tutto è perduto, la situazione è ormai grave, ma si possono ancora evitare diversi contagi e salvare vite, se le indicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, che conoscono molto bene il loro lavoro e i servizi, saranno ascoltate".